Non c’è nessun collegamento tra il Vaticano e il cristianesimo e Roma andrebbe restituita all’Islam. Se prendiamo per buona la buffonata partorita ieri dall’UNESCO, e cioè che non c’è nessun collegamento tra il Monte del Tempio a Gerusalemme e l’ebraismo ci dobbiamo aspettare anche una risoluzione simile sul Vaticano e su Roma.
Non stiamo scherzando, la cosa è molto seria. Se un organismo come l’UNESCO che dovrebbe fare della storia e della salvaguardia dei luoghi storici la sua unica missione, distorce così clamorosamente proprio quella storia che dovrebbe tutelare (per altro molto ben pagato per farlo) allora possiamo aspettarci di tutto, persino che qualche popolo musulmano inventato di sana pianta rivendichi il Vaticano come luogo sacro dell’Islam e Roma come città sacra per i musulmani.
Quanto avvenuto ieri all’UNESCO è qualcosa di storicamente perverso, un fatto mai avvenuto nella storia delle Nazioni Unite e delle sue controverse agenzie. Non è solo una bestemmia storica che va contro la stessa missione dell’UNESCO, è una resa all’Islam e alla sua narrazione storica completamente distorta a suo favore.
Il segnale è gravissimo, vorremmo che di questo in occidente si fosse veramente coscienti perché il fatto che Paesi come l’Italia e altri grandi Paesi non abbiano votato contro questa ridicola e clamorosa invenzione che calpesta millenni di storia e getta nel cestino decine di migliaia di documenti e reperti storici, non è una forma di rispetto verso chicchessia ma è una sottomissione all’Islam bella e buona.
L’UNESCO ha fornito ai musulmani di tutto il mondo la scusa perfetta per continuare a fomentare odio e violenza contro Israele e contro l’ebraismo e lo ha fatto consapevolmente, ben conscio che così facendo sarebbe andato contro la realtà storica. Non solo, ha creato un precedente gravissimo che espone proprio la storia a repentini capovolgimenti e distorsioni in qualsiasi parte del mondo. E così non ci dovremmo meravigliare se uno come Erdogan sostiene che a scoprire l’America non è stato Cristoforo Colombo ma i musulmani, se Gesù Cristo viene definito un “palestinese” quando era ebreo praticante o quando ci si inventa dal nulla un popolo mai esistito come quello cosiddetto “palestinese”.
Scritto da Einav Ben H.
Ci arriveranno a Roma, eccome se ci arriveranno. Hanno una maggioranza tale da far passare qualsiasi assurdità. Mi stupiscono gli astenuti, come se non avessero capito ciò che stava accadendo, oppure lo sapevano e, in malafede, hanno cercato di tenere il piede in due staffe. Solo che qui di staffa ce ne stava una sola.
Prima di arrivare a facili conclusioni sarebbe utile leggersi la risoluzione completa: http://www.timesofisrael.com/full-text-of-new-unesco-resolution-on-occupied-palestine/ , compreso il punto 36. “Shares the conviction affirmed by the international community that the two sites are of religious significance for Judaism, Christianity and Islam”;
Hai ragione, però ti rimando al punto 13 in cui dice “Regrets the damage caused by the Israeli Forces, especially since 23 August 2015”, ehi! Nessun poliziotto sarebbe entrato nella moschea se i musulmani non avessero iniziato a lanciare petardi e pietre impedendo il normale transito della via a cristiani ed ebrei. Cavolo, non riscriviamo la storia e qualcuno si prenda le proprie responsabilità. Inoltre il documento Unesco è davvero stucchevole per la quantità di volte con cui definisce Israele come “the occupying Power” nemmeno fosse un endiadi. Il fatto che Gerusalemme sia divisa in due è una cosa che sta nella testa solo di alcuni Stati, e se permetti questo non basta a scrivere diecimila volte che gli altri sono la forza occupante. Imparassero a non essere dei violenti intolleranti piuttosto.