Nucleare Iran: rapporto AIEA denuncia mancata collaborazione

8 Novembre 2014

Mentre il mondo fa a gara a chi chiude di più gli occhi sul programma nucleare iraniano, a partire da Obama, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, AIEA, emette un rapporto durissimo nel quale evidenzia come nonostante le promesse iraniane Teheran non abbia fornito alcuna delle risposte alle domande fatte dagli ispettori internazionali.

L’AIEA punta il dito in particolare sugli esperimenti iraniani su detonatori nucleari e sulla produzione di uranio arricchito nonché sulla costruzione della centrale si Arak che potrebbe produrre plutonio. L’Iran non ha fornito alcuna risposta alle domande specifiche avanzate dalla AIEA e concordate anche con il gruppo dei 5+1 le quali dovevano essere fornite entro la fine di agosto. In sostanza gli iraniani hanno completamente snobbato l’agenzia dell’Onu incaricata di vigilare sul loro programma nucleare.

Le potenze mondiali e l’Iran si erano dati una scadenza fissata per il 24 novembre per raggiungere un accordo definitivo ma già gli Stati Uniti hanno fatto sapere che “in questo momento il programma nucleare iraniano non è la loro priorità” facendo intendere che ci sarebbe stato uno slittamento della scadenza a tempo indeterminato. La prossima riunione tra Iran e gruppo dei 5+1 è fissata per il 18 novembre a Vienna ma tutto fa pensare che anche questa volta l’Iran riuscirà a raggirare tutti e a ottenere più tempo per i suoi piani.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

2 Comments

  1. Ma certo. Rinvieranno di sei mesi, e dopo, ci saranno altri sei mesi, e poi, cominceranno ad aprirsi altre larghe crepe nel muro delle sanzioni.

  2. E’ gia tutto calcolato: anche l’Iran può avere la sua atomica, Israele ce la, il Pakistan anche, così pure l’India…
    Potevano contrastare l’Arabia Saudita, la Turchia, l’Egitto ed altri, ma adesso c’è l’Isis e molte cose sono cambiate.
    E poi è subentrato quel prestigiatore di Obama e la frittata è fatta.

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