Erano le prime luci dell’alba quando a Tel Aviv sono suonate le sirene d’allarme. Un missile lanciato da Gaza e non intercettato dal sistema Iron Dome è piombato su una abitazione a nord della città distruggendola.
Secondo i primi soccorritori ci sarebbero sette feriti non gravi tra i quali un bambino.
La zona colpita dal missile è quella di Sharon, a nord di Tel Aviv, una zona residenziale dove vivono molte famiglie con bambini che sono corse immediatamente verso i rifugi non appena la sirena d’allarme è suonata.
La rabbia israeliana
Questo è il secondo attacco a Tel Aviv nel giro di pochi giorni. Il primo aveva scatenato una durissima reazione da parte israeliana che con l’aviazione aveva colpito almeno cento obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza.
Ed è prevedibile che anche questa volta sarà così anche se nel momento in cui scriviamo non abbiamo segnalazioni di attacchi israeliani delle Striscia.
Il Premier israeliano, attualmente in visita a Washington, avvisato dell’attacco a Tel Aviv, ha detto che Israele risponderà con la necessaria durezza anche a questa minaccia.
Nessuno al momento ha rivendicato l’attacco anche se l’intelligence è più propensa a individuare nella Jihad Islamica, braccio armato di Teheran nella Striscia di Gaza, i responsabili di questo vigliacco attacco contro i civili israeliani.
Tuttavia la regola vuole che sia Hamas ad essere responsabile di tutto ciò che avviene nella Striscia di Gaza, quindi è prevedibile che la reazione israeliana, che ci sarà sicuramente, prenda ancora una volta di mira obiettivi di Hamas.
La situazione è in evoluzione e non appena ci saranno novità le pubblicheremo qui o sul nostro sito per le breaking news.
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