Proteste in Marocco: domenica una grande manifestazione sfiderà il potere. L’Occidente vigili

Sale vertiginosamente la tensione anche in Marocco dove, dopo le manifestazioni delle scorse settimane represse con la violenza dalla polizia e di cui pochissimo si è parlato, è stata organizzata una grande manifestazione di protesta per domenica prossima.

A organizzare la manifestazione è l’associazione per i Diritti Umani  AMDH (Association Marocaine des Droits Humains) già impegnata nelle manifestazioni delle scorse settimane, manifestazioni represse con estrema violenza dalla polizia e che hanno fatto sei morti e 140 feriti nel pressoché completo silenzio dei media mondiali. E sono proprio i media internazionali ad essere sotto accusa da parte dei maggiori responsabili della AMDH, colpevoli di aver coperto le notizie provenienti dal Marocco sulle repressioni. I media marocchini, sotto controllo del potere, hanno avuto ordine di non scrivere una riga su quanto successo nel Paese dove nelle scorse settimane sono state oltre 20 le marce di protesta represse con la violenza, ma il silenzio dei media internazionali pesa tantissimo.

Anche in occasione della grande manifestazione di domenica prossima, il movimento per i Diritti Umani marocchino deve affrontare un quasi totale blocco delle comunicazioni, sia a livello di stampa nazionale alla quale è stato vietato di scrivere qualsiasi cosa sull’evento, che a livello di mere comunicazioni interne. Internet, l’arma più potente, è stato infatti parzialmente oscurato in diversi centri accampando motivi tecnici. Molte comunicazioni cellulari non funzionano a dovere. Ai media stranieri il Governo ha già distribuito un comunicato dove spiega che a scendere in piazza domenica saranno solo alcuni saccheggiatori esattamente com’è avvenuto lo scorso 20 febbraio quando per giustificare i morti e gli spari sulla folla, è stato detto che chi manifestava voleva solo saccheggiare i negozi. Questa versione dei fatti deve essere completamente smentita perché a scendere in piazza domenica prossima (esattamente come lo scorso 20 febbraio) saranno giovani pacifici che chiedono solo la fine della corruzione negli organi di Stato, più Diritti per tutti e una serie di riforme liberali, il tutto in maniera del tutto pacifica e senza saccheggiare assolutamente niente.

E’ necessario che il mondo esterno conosca le rivendicazioni dei giovani marocchini e la loro fame di Diritti. Invece il regime ha dato inizio a una vera e propria campagna di disinformazione all’estero e a una campagna repressiva e intimidatoria all’interno. Da diversi giorni vengono infatti segnalati episodi di intimidazione verso gli attivisti dei Diritti Umani in Marocco, in particolare contro gli attivisti del AMDH e del Forum marocchino per la Verità e la Giustizia (FMVJ). Proprio i due movimenti per i Diritti Umani hanno inviato una lettera al Ministro degli Interni marocchino, Taieb Cherqaoui, per chiedere una indagine approfondita sulle violenze perpetrate ai danni dei manifestanti lo scorso 20 febbraio. Purtroppo si teme che questa lettera non avrà alcun seguito. Nella stessa lettera si chiede la liberazione dei moltissimi manifestanti arrestati e dei quali si ignora la sorte.

I difensori per i Diritti Umani marocchini chiedono che l’occidente vigili attentamente sulla manifestazione di domenica prossima che, si teme, verrà repressa nel sangue. Chiedono ai marocchini della diaspora di attivarsi a tuti i livelli per garantire una corretta copertura mediatica dell’evento all’estero  in modo di non dare la possibilità al regime di nascondere ancora una volta la verità. La situazione dei Diritti in Marocco è estremamente tragica e il mondo non può più stare semplicemente a guardare. Secondo Protocollo in collaborazione con altre organizzazioni cercherà di seguire gli eventi in Marocco facendo il possibile per dare alla manifestazione di domenica la massima copertura mediatica. Invita il Governo marocchino ad un dialogo serio e costruttivo con le associazioni per la tutela dei Diritti Umani e, soprattutto, a permettere la pacifica dimostrazione di domenica prossima. Per approfondimenti Rights Monitoring.

Amina A.