RU486: vince il Vaticano

Ancora uno schiaffo alla laicità dello Stato. Questa mattina la Commissione Sanità della Camera ha approvato, a maggioranza, con il voto favorevole di Pdl e Lega e quello contrario del Pd, il documento finale dell’indagine conoscitiva sulla pillola abortiva RU486 presentato dal presidente e relatore Antonio Tomassini, nel quale si chiede di fermare la procedura di immissione in commercio della pillola abortiva in attesa di un parere tecnico del ministero della Salute circa la compatibilità tra la legge 194 e la RU486 (ansa).

E’ la vittoria di coloro che, molto sibillinamente, stanno mettendo in discussione la legge sull’aborto. Ma soprattutto è una vittoria del Vaticano che nelle scorse settimane aveva fatto un pressing feroce sul Governo italiano affinché non si permettesse la vendita della pillola RU486.

Di contro è l’ennesima sconfitta dei Diritti delle Donne che si vedono negare un pratico e sicuro sistema per la prevenzione delle gravidanze indesiderate.

Secondo Protocollo è assolutamente contrario a questa assurda decisione presa solo per far piacere al Vaticano e in totale spregio sia della laicità dello Stato che, soprattutto, dei Diritti delle donne, ancora una volta calpestati sull’altare misogino del bigottismo più bieco.

Secondo Protocollo

2 commenti su “RU486: vince il Vaticano”

  1. Che dire, è uno scandalo. I diritti delle donne sono sempre messi sul piatto degli scambi con la chiesa.

  2. Innanzitutto, non credo affatto che sia un metodo pratico e sicuro alla luce dei dati medici in nostro possesso. E’ sicuramente un metodo.
    Secondo, sono convinto che lo stato debba essere laico e nella sua laicità difendere e custodire il “bene comune” e quindi il diritto. In questa misura lo Stato deve porre una regolamentazione attraverso una legge per la possibilità di accedere all’aborto volontario.
    terzo, come uomo che crede nel Dio cristiano affermo anch’io che l’aborto è un crimine contro la vita e contro Dio. Ma questa è la mia fede!

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