Il Rais di Tripoli è morto, ammazzato come un cane in mezzo al deserto che lo aveva partorito e protetto. Ma con lui sono morti anche decine e decine di segreti di cui non si saprà mai più niente data l’alta improbabilità che siano le cancellerie occidentali a svelarli.
E’ morto il segreto di Ustica, quello dei tanti attentati di Settembre Nero e della OLP di Arafat. Sono morti i file degli accordi segreti italiani con i terroristi palestinesi che portarono all’incidente di Sigonella. Sono morti i segreti legati al sostegno libico alle fazioni armate comuniste che misero a ferro e fuoco mezza Europa durante gli anni di piombo. Ma soprattutto sono morti i segreti relativi ai tanti accordi raggiunti da Gheddafi con gli uomini politici che anche oggi governano o sono parte importante dell’Europa.
Ecco perché nelle cancellerie occidentali ieri sera si plaudiva alla sua morte. Non era il plauso per la morte di un dittatore, era un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo dato che con Gheddafi oltre ai segreti sono morti anche tutti quei famigliari che in qualche modo ne potevano essere a conoscenza.
Ma, come si dice, morto un dittatore se ne fa un altro e con esso nuovi inconfessabili accordi, nuovi segreti nascosti accuratamente dall’ipocrisia occidentale, democratica a piacimento e rispettosa dei Diritti Umani a seconda della necessità. Ma quanto siamo ipocriti……….
Sarah F.