Quando abbiamo aderito alla “Campagna contro lo sfruttamento delle risorse nelle Repubblica Democratica del Congo” non lo abbiamo fatto perché “di solito a queste campagne si aderisce”. Lo abbiamo fatto perché per la prima volta un gruppo di associazioni si è messo insieme per portare avanti un progetto serio di sensibilizzazione in merito a quanto sta accadendo in RD Congo.
Prima di tutto va detto che la campagna è stata studiata e organizzata da Maendeleo-Italia Onlus, una associazione presente in RD Congo nella città di Goma, cioè la dove i fatti avvengono e co-finanziata da Fondazione Cariparma. Alla campagna, intitolata “anche un il vetro è per sempre” hanno aderito, oltre a Secondo Protocollo, altre associazioni tra le quali, solo per citarne alcune, Altramente, Auci, Peacelink, Ethicaldiamonds, Associazione Botteghe del Mondo, Rete Pace per il Congo, Pangea-Niente Troppo.
Non è facile mettere insieme tante associazioni che, oltretutto, perseguono obbiettivi diversi e adottano diverse metodologie di intervento. E’ stata la comunione di intenti nel sensibilizzare l’opinione pubblica sui fatti che avvengono in Congo e il lavoro svolto dalla Presidente di Maendeleo-Italia Onlus nell’unire tante realtà in questa battaglia, che ha fatto il miracolo.
Nella Repubblica Democratica del Congo da anni sono in corso decine di piccoli e grandi conflitti che hanno come unico comun denominatore il controllo delle immense risorse minerarie, tra le quali: diamanti, coltan, oro, cobalto, petrolio, uranio, rame, niobio ecc. ecc. ma anche per il controllo delle immense risorse di legname pregiato e di grandi piantagioni di cacao, caffè, cotone, olio di palma, tè, gomma, zucchero e corteccia di china. Il problema è che tutte queste immense risorse che per qualsiasi altro Stato sarebbero sinonimo di ricchezza, per il Congo sono una condanna. Noi vogliano che le risorse del Congo non siano più una condanna per la popolazione congolese, ma che diventino mezzo di sviluppo e di ricchezza.
Per fare questo è necessario interrompere la catena di sangue che da sempre lega questa ricchissima terra alle guerre per il controllo delle sue immense risorse. Per questo motivo abbiamo aderito alla campagna “anche il vetro è per sempre” , perché tocca da vicino quelli che sono i veri problemi di questa magnifica terra, che siano essi legati ai diamanti insanguinati, al coltan insanguinato o a qualsiasi altra risorsa congolese fradicia di sangue congolese.
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato la prima parte di un rapporto sulla parte est della Repubblica Democratica del Congo che riguarda il Coltan, sul quale noi di Secondo Protocollo siamo particolarmente impegnati. Nei prossimi giorni verranno pubblicate anche le altre parti del rapporto che riguardano i diamanti, gli altri minerali preziosi e il commercio di legname pregiato. Quello che chiediamo è che la gente si sensibilizzi a queste tematiche, che quando compra un telefonino pensi a quante vite è costato, che quando compra un diamante pensi al sangue versato per quella pietra. Solo se le persone che fanno uso delle risorse congolesi (magari senza saperlo)inizieranno a ragionare su queste cose si riuscirà a interrompere la linea di sangue che fa dei vostri telefonini e dei vostri diamanti, oggetti grondanti sangue.
Secondo Protocollo