Se c’è una cosa che mi manda in bestia è l’uso strumentale dei morti. E’ come se li si uccidesse una seconda volta. Ho visto troppo spesso strumentalizzare le tragedie per scandalizzarmi di come la immane tragedia di Lampedusa venga usata per promuovere ideologie piuttosto che per sollevare finalmente un problema che c’è e che doveva essere affrontato anni e anni fa. Ma a tutto c’è un limite.
A me francamente tutto questo sa un po’ di ipocrisia anche perché, parliamoci chiaro, cosa propone Laura Boldrini? Di accogliere tout court tutti i profughi eritrei? Oppure di andare in Eritrea e deporre Isaias Afewerki? Oppure propone un boicottaggio delle aziende italiane che operano in Eritrea?
Vogliamo parlare di Eritrea e di Isaias Afewerki? Bene, facciamolo, ma facciamolo seriamente e in maniera approfondita, altrimenti veramente non faremmo altro che speculare per l’ennesima volta su questi poveri morti innocenti. La si smetta di usare pretesti per propinare alla gente le assurde ideologie dell’accoglienza a prescindere e si affrontino i problemi per quello che sono e non far finta di riscoprire un problema che già si conosceva benissimo solo per avanzare assurde proposte che con quello stesso problema non hanno nulla a che vedere.