Lo avevamo detto proprio ieri, Hamas ha bisogno della guerra, di questa guerra. L’ennesima prova arriva dal rifiuto del gruppo terrorista che tiene in ostaggio la Striscia di Gaza di accettare la tregua studiata dall’Egitto, dagli Stati Uniti e da diversi paesi arabi, una tregua che invece Israele si era detto disposto ad accettare pur con i distinguo di Liberman.
L’accordo messo a punto dall’Egitto prevede la cessazione di ogni ostilità da questa mattina alle 9 ora di Israele. Di seguito ci sarebbe stata la riapertura dei valichi con Gaza, un significativo aumento dell’ingresso di merci e aiuti umanitari pur con alcune misure di sicurezza i cui dettagli non sono stati resi noti. In sostanza, in cambio della fine del lancio de missili Israele avrebbe concesso un significativa apertura volta ad alleviare le sofferenze della popolazione civili oltre che a interrompere ogni tipo di azione militare. Anche l’Egitto, come aveva detto il Ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, è interessato unicamente alla popolazione di Gaza e non ad Hamas o alla Jihad Islamica, per cui tutto il piano parte da questo presupposto.
Ma, come era prevedibile, né ad Hamas né alla Jihad Islamica interessa la popolazione di Gaza, per cui questa mattina le Brigate Izz ad-Din al-Qassam hanno fatto sapere che considerano questo accordo di tregua una resa e quindi che non lo avrebbero accettato. L’annuncio delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam è stato seguito da quello del portavoce di Hamas, Fauzi Barhum, che ha detto che questo accordo è inaccettabile.
Per accettare la tregua Netanyahu aveva dovuto affrontare la durissima opposizione del partito di Liberman e di alcuni elementi del suo stesso partito i quali ritengono che una tregua può solo favorire Hamas e insistono per portare un massiccio attacco via aria-terra-mare a Gaza in modo da chiudere i conti con Hamas in maniera definitiva. Ma alla fine il Gabinetto dei Ministri aveva votato a maggioranza per accettare la proposta egiziana. Ora è tutto di nuovo in ballo mentre i missili di Hamas continuano a piovere su Israele.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.
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