Secondo un articolo de Le Figaro che menziona un rapporto dei servizi segreti francesi, il gruppo terrorista libanese di Hezbollah si troverebbe in gravissime difficoltà finanziarie che ne pregiudica notevolmente l’operatività interna al Libano.
Il rapporto dei servizi segreti francesi addebita la responsabilità di questa grave crisi finanziaria degli Hezbollah a tre fattori principali: la situazione in Siria, il programma nucleare iraniano e la stretta voluta dal Governo americano alle donazioni provenienti dagli USA.
La situazione in Siria – La rivolta contro il dittatore siriano, Bashar al-Assad, ha costretto il regime siriano a ridurre significativamente il flusso di denaro verso Hezbollah e questo nonostante il fondamentale aiuto dato al regime siriano dal gruppo terrorista libanese nella sanguinosa repressione in atto in Siria. I soldi di Damasco non servivano solo a comprare armi ma anche a pagare gli stipendi dei miliziani.
Il programma nucleare iraniano – Teheran, secondo Le Figaro, ha ridotto i finanziamenti ad Hezbollah del 25% a causa delle difficoltà economiche in cui si trova sia per il costo elevatissimo del suo programma nucleare, sia per le conseguenze delle sanzioni legate allo stesso programma nucleare. La riduzione dei finanziamenti iraniani incide sull’acquisto di armi e sulla politica di acquisizione dei terreni messa in piedi da Hezbollah negli ultimi anni, politica che ha permesso fino ad oggi al gruppo terrorista libanese di prendere il controllo di buona parte del territorio agricolo libanese.
La stretta dagli USA – Ne abbiamo parlato pochi giorni fa. Gli Stati Uniti hanno inferto un colpo durissimo alle finanze di Hezbollah individuando un sistema che riciclava denaro sporco proveniente dal traffico di droga implementato da Hezbollah. A questo si è aggiunta la stretta ai finanziamenti “umanitari” destinati al Libano in quanto si è scoperto che quei finanziamenti, per lo più provenienti da privati e da organizzazioni islamiche, erano tutto fuorché umanitari ma erano destinati ad Hezbollah.
A questo si aggiunge una sonora fregatura presa da Hezbollah da parte di uno dei gestori dei fondi del gruppo terrorista il quale avrebbe sottratto al gruppo sciita qualcosa come 1,6 miliardi di dollari, una fregatura di dimensioni colossali che è costata a Nasrallah, leader dei terroristi, una dura reprimenda da parte iraniana.
Insomma, il caro Nasrallah si trova in difficoltà anche se non lo da a vedere. Proprio pochi giorni fa era riapparso in pubblico mostrandosi sicuro di se, ma fonti dei servizi segreti francesi hanno raccontato che durante quella uscita avrebbe ordinato ai suoi luogotenenti di limitare le spese perché i fondi stavano per finire. Hezbollah, oltre ad essere un gruppo terrorista, è uno dei maggiori commercianti di droga dal Sud America e una volta tagliata quella fonte di finanziamento si potrebbe vedere costretto a ridurre significativamente anche la sua prepotenza bellica.
Sarah F.