Secondo alcune fonti dell’IDF riprese dal Jerusalem Post, il Comando sud della difesa israeliana avrebbe affermato che “il continuo lancio di missili da Gaza verso Israele giustifica un intervento militare immediato nella Striscia di Gaza”.
Da mesi ormai i terroristi islamici di Hamas e della Jihad islamica portano avanti una vera e propria “politica del terrore” con continui lanci di razzi Grad-Katyusha, colpi di mortaio e attacchi con razzi RPG, tenendo di fatto in ostaggio centinaia di migliaia di cittadini israeliani. E’ opinione comune che la cosa non sia più tollerabile. I preparativi per una operazione militare su vasta scala nella Striscia di Gaza sarebbero ormai giunti al termine e il Comando sud dell’IDF vorrebbe subito metterli in pratica. Solo nell’ultimo week and sono piovuti su Israele diversi razzi Grad-Katyusha mentre una pattuglia dell’IDF è stata attaccata con razzi RPG. La scorsa settimana una pattuglia di confine dell’esercito israeliano aveva trovato lungo il confine con Gaza un potentissimo ordigno di fabbricazione iraniana (con tanto di marchio) che avrebbe potuto fare decine di vittime. Infine, secondo alcune fonti di intelligence israeliana, dalla Libia sarebbero arrivate armi di ogni tipo ad Hamas comprese, si teme, armi chimiche e certamente alcuni sistemi anti-aerei con i quali i terroristi potrebbero attaccare anche aerei civili.
Questo susseguirsi di eventi, ai quali si unisce il ribadito sostegno iraniano ad Hamas espresso solo pochi giorni fa da Ahmadinejad in occasione della visita in Iran di Ismail Haniyeh, fa si che i comandi dell’IDF stiano veramente vagliando l’ipotesi di troncare alla base le azioni terroristiche di Hamas e della Jihad islamica.
Fino ad oggi il Governo israeliano, nonostante i continui attacchi terroristici e i lanci di missili, aveva sempre posto la questione della Striscia di Gaza in secondo piano anche perché concentrato principalmente sul fronte iraniano, tuttavia la situazione sta peggiorando giorno per giorno e, anche in previsione di un attacco alle centrali nucleari iraniane, l’esercito israeliano vorrebbe eliminare definitivamente quello che è certamente uno dei fronti più caldi anche in configurazione di possibili ritorsioni iraniane.
Nel 2011 dalla Striscia di Gaza sono stati sparati 680 missili verso Israele, di questi 80 erano di tipo Grad a lungo raggio e sicuramente di provenienza iraniana. Se si considera che l’anno prima (il 2010) i Grad sparati erano stati appena due e che nel 2012 sono già sparati 30 Grad, l’aumento del lancio di questi pericolosissimi missili non può non preoccupare e dimostra come Hamas e Jihad islamica si siano pesantemente armati. Per questo, secondo alcuni alti ufficiali dell’IDF, una operazione militare su Gaza sarebbe ormai non più rinviabile.
Sharon Levi