Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha messo in guardia il mondo arabo dallo stabilire regolari relazioni con Israele. Lo ha fatto parlando alla 32a Conferenza internazionale sull’unità islamica che si è tenuta a Teheran, in Iran.
«Gli occupanti sionisti sono i nemici comuni del mondo musulmano. È nostra responsabilità boicottarli, denunciare i loro crimini e impedire loro di infiltrarsi nella comunità islamica» ha detto Ismail Haniyeh alla platea.
«Dobbiamo lavorare sodo per respingere e criminalizzare tutte le trame volte a ristabilire i legami, sia su fronti politici, economici, culturali, accademici o sociali con il mondo arabo e musulmano» ha poi proseguito il leader di Hamas.
Il riferimento del leader di Hamas era volto chiaramente a quei Paesi arabi che di recente hanno mostrato l’intenzione di normalizzare i rapporti con Israele, in particolare Oman ed Emirati Arabi Uniti, dove addirittura un ministro israeliano, per di più donna, è stata invitata a visitare la grande Moschea di Sheikh Zayed ad Abu Dhabi.
Normalizzazione: un incubo per Hamas e per l’Iran
La possibilità, più che concreta, che Israele normalizzi i suoi rapporti con i Paesi arabi è un vero e proprio incubo per Hamas e per l’Iran che non per niente il leader dei terroristi palestinesi considera «l’unico Paese in linea con la Ummah islamica e in particolare con la nazione palestinese».
Alle parole del leader di Hamas hanno fatto eco quelle del vice-capo di Hezbollah, lo sceicco Na’eem Qasim, il quale ha detto che «i palestinesi non possono essere divisi e non possono rinunciare a un solo centimetro di terra» aggiungendo poi che la questione di Gerusalemme (loro la chiamano al-Quds) è centrale e che il mondo islamico non deve permettere che la città rimanga in mano al nemico sionista.
La 32a Conferenza internazionale sull’unità islamica è stata incentrata quasi tutta sull’odio verso Israele e più in generale verso gli ebrei, sui sospetti legami segreti tra Israele e Arabia Saudita e infine sul modo di evitare che i Paesi arabi normalizzino le loro relazioni con Israele.
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