Libano:scontri settari a Tripoli. Hezbollah soffia sul fuoco e minaccia Israele

Un morto e decine di feriti. Questo è il bilancio di alcuni scontri settari scoppiati ieri a Tripoli, nel nord del Libano. A scontrarsi sono state due fazioni islamiche, una sunnita a favore degli insorti, l’altra di fede alawita a favore di Bashar al Assad.

I sunniti, tutti abitanti del quartiere di Bab al-Tebbaneh, avevano inscenato una manifestazione a favore degli insorti siriani e cercavano di raggiungere alcuni uffici del Partito Social-Nazionalista da sempre schierato a favore di Assad, quando l’esercito e alcuni simpatizzanti del dittatore siriano li hanno attaccati. Ne è nata una vera e propria sparatoria che ha lasciato sul campo un morto e decine di feriti. Il giorno prima (sabato) un cecchino aveva ucciso un abitante sunnita del quartiere di Kobbe. Ma il fatto più grave è accaduto sempre sabato nella parte nord della città quando un cecchino sciita ha ucciso un ufficiale dell’esercito libanese che con i suoi uomini cercava di impedire una manifestazione di un centinaio di islamici estremisti che chiedevano la liberazione di Shadi al-Mawlawi, personaggio vicino ad Hezbollah arrestato dalle forze di sicurezza libanesi perché sospettato di legami con alcune organizzazioni terroristiche.

Gli esperti di questioni medio-orientali sono molto preoccupati per la situazione che si sta delineando in Libano, letteralmente diviso tra sostenitori degli insorti siriani e quelli che sostengono Assad. Il regime di Damasco accusa il Libano di permettere il transito di armi destinate agli insorti e chiede ad Hezbollah di intervenire. Tuttavia il gruppo terroristi sciita legato a Teheran deve affrontare un grandissimo calo di consenso popolare ed è quindi costretto (per il momento) a lavorare nell’ombra. Per questo preferisce usare i giovani alawiti per creare scompiglio tra i sostenitori degli insorti siriani.

Nei giorni scorsi il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un estremo tentativo di riconquistare il consenso popolare perduto aveva organizzato una grande manifestazione durante la quale, parlando dal suo nascondiglio segreto, aveva lanciato minacce contro Israele e contro chi cerca dall’esterno di condizionare le vicende in Siria. Durante il suo discorso ha anche ringraziato pubblicamente l’Iran per aver fornito ad Hezbollah armi talmente potenti da poter raggiungere qualsiasi luogo in Israele. Lo avranno sentito quelli di UNIFIL?

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