Dopo la nomina di Avidgor Lieberman a Ministro della Difesa israeliano si è assistito a un vero e proprio piagnisteo mondiale, tutti a criticare la legittima scelta fatta da Netanyahu, legittima perché Israele fino a prova contraria è uno Stato democratico e indipendente che non deve rendere conto a nessuno delle proprie scelte, cosa che in tanti (anche i fantomatici amici si Israele di sinistra) spesso dimenticano.
Ma a parte la legittimità della scelta di Netanyahu, che può piacere o meno, credo che il Premier israeliano abbia capito che sta arrivando un punto di svolta per Israele, un punto in cui serviranno i falchi veri non quelli solo travestiti da falco. E Lieberman è senza dubbio uno di questi. Infatti per Israele si sta preparando un bel trappolone con la farsa della conferenza di pace organizzata dai francesi e nel frattempo, come ogni estate, la tensione sul confine di Gaza si sta notevolmente alzando. Per non parlare poi del pericolo più grande per Israele, quello rappresentato da Hezbollah e dall’Iran.
Tanti dicono che con i nemici si deve trattare, cosa che Israele sta facendo da qualche decennio senza risultato. Ora si è a un punto di svolta. Se con i nemici non ci puoi trattare cosa puoi fare se non distruggerli? Chi crede che ci sia una via di mezzo e che la situazione in Medio Oriente possa andare avanti così per altri 60 anni non ha capito nulla e soprattutto non ha capito che per Israele questo stato di cose non è più accettabile.
E allora vista così la nomina di Lieberman ha un senso perché lancia ai nemici di Israele un messaggio chiaro e nitido: noi siamo per la pace ma se non possiamo raggiungerla non accetteremo di rimanere in questa situazione. Oltre tutto, al di la delle roboanti dichiarazioni pubbliche, Lieberman si è sempre dimostrato oculato nelle sue precedenti esperienze governative come Ministro degli Esteri e con il senno di poi chi può dargli torto sulle previsioni che faceva in merito all’Iran e al suo programma nucleare?
One Reply to Perché Lieberman può essere la scelta giusta
In mancanza dei mitici generali israeliani, al comando delle IAF,ai quali siamo
stati abituati dal 1967 in poi, e senza nulla togliere a quelli piu’ giovani e meno conosciuti, la scelta di Liberman sembra essere la migliore anche sul piano psicologico:Liberman e’ un duro?E’ uno che non si perde in chiacchiere
e che sapra’ trarre le giuste conclusioni, dagli atteggiamenti di Hamas, o di
Hetzbollah o dell’Iran?
Bene, almeno ora sanno cosa li aspettera’ in caso di attacco.
W Israele sempre, senza se e senza ma
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Ha ragione Scanzi, lo dovremmo solo che ringraziare
Se vi siete liberati di Conte e del populismo dovete ringraziare Renzi
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