Forze ribelli al comando dell’ex generale George Athor, hanno attaccato questa notte la città sud-sudanese di Malakal, capitale dello stato di Upper Nile. Secondo fonti del Governo di Juba gli scontri tra ribelli e SPLA (Sudan People Liberation Army) sarebbero stati durissimi e ci sarebbero diverse vittime. Alcune sacche di resistenza ribelli sarebbero ancora all’opera all’interno della città.

Malakal è uno dei maggiori centri petroliferi del Sud Sudan e fa molta gola al Governo sudanese di Khartoum che, si dice, sia dietro alle forze ribelli del generale Athor. Fonti governative di Juba, la capitale del Sud Sudan, puntano il dito su Khartoum e accusano il Governo sudanese di alimentare la tensione nella regione con armi e finanziamenti ai gruppi ribelli.

Questo è solo l‘ultimo di una serie di scontri che negli ultimi mesi hanno infiammato la regione. Scontri armati sono avvenuti in particolare nelle zone di Abyei e Jonglei ma non erano mai stati così cruenti. Secondo diversi esperti militari occidentali il generale Athor avrebbe ricevuto da Khartoum ingenti quantitativi di armi che ne avrebbero notevolmente aumentato la potenza militare el ‘avrebbero spinto a portare un attacco diretto alla città di Malakal.

A pochi mesi dal referendum che ha sancito la separazione del Sud Sudan dal Sudan resta quindi molto alta l’instabilità nella regione meridionale. Di questo potrebbero approfittare i diversi gruppi ribelli presenti nell’area. Nei giorni scorsi si è avuta notizia anche di alcuni attacchi portati dai ribelli ugandesi del Lord’s Resistence Army (LRA) nei villaggi lungo il confine con il Congo. Con l’esercito sud sudanese impegnato a nord nel conflitto con le forze del generale Athor, i ribelli ugandesi potrebbero tornare a colpire. Per questo Juba ha chiesto alle Nazioni Unite di rafforzare la propria presenza militare nella regione e di garantire la sicurezza dei villaggi lungo il confine con il Congo e la Repubblica Centrafricana.

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