Dopo varie inenarrabili amenità sul fatto che Gesù Cristo fosse musulmano, l’ultima quella di un Imam egiziano qualche settimana fa, adesso ci dobbiamo sorbire anche gli sproloqui palestinesi, lo sciacallaggio mediatico di Abu Abbas (Abu Mazen) che afferma che Gesù era palestinese.
Ora sarebbe il caso che qualcuno, cristiani in primis, facesse notare a questi signori che Gesù di Nazaret era ebreo, che l’inventore della fede musulmana, Maometto, è nato 570 anni dopo e che la Palestina come la intende Abu Mazen è nata dalla fantasia di Arafat e di qualche capo arabo solo nel 1948 e ancora non esiste né come area geografica né come popolo.
Che i palestinesi siano abituati a sciacallare praticamente su tutto non è una novità, ma che arrivino persino a sciacallare sulla figura fondamentale del cristianesimo è una cosa che non possiamo permettergli.
Ieri Abu Mazen ha affermato che Gesù era “il messaggero palestinese che sarebbe diventato il faro per milioni di persone”, appropriandosi di fatto della figura fondamentale del cristianesimo e trasformandola in una bandiera dell’islamismo qual è la causa palestinese. Una cosa del tutto intollerabile specie perché avviene alla vigilia di una delle feste più importanti per il cristianesimo e mentre in molte parti del mondo i musulmani massacrano i cristiani a causa della loro fede.
Sarah F.