
Ieri la Associated Press da Istanbul riportava del forte sostegno che lo Stato Islamico sta ricevendo in Turchia dove addirittura alcuni militanti mascherati sono entrati nella università di Letteratura e al grido di “Allah Akbar” e hanno assalito alcuni studenti che manifestavano contro l’immobilità della Turchia nei confronti del ISIS con la polizia che è rimasta tranquillamente a vedere.
Sempre più negozi turchi iniziano a vendere i gadget dello Stato Islamico, bandiere, magliette, spille e altro che vanno letteralmente a ruba. «E’ incredibile come la gente comune veda nello Stato Islamico la soluzione e non il problema» dice uno studente turco sulla sua pagina Facebook.
Un rapido giro sui forum islamici, non necessariamente quelli della “darknet”, ci conferma che è in atto una fortissima discussione sullo Stato Islamico e che moltissimi musulmani occidentali sono letteralmente attratti dal ISIS e che anche nel mondo islamico autoctono cresce sensibilmente il sostegno al Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi. Incredibilmente le condanne per le brutalità commesse dal ISIS sono nettamente inferiori alle giustificazioni. La cosa strana, rispetto a qualche settimana fa, è che se prima i sostenitori del ISIS apparivano quasi restii a venire allo scoperto, oggi lo fanno senza alcun problema segno questo che quello che prima sembrava un tabù oggi non lo è più.
Chiaro che questa evoluzione preoccupa tantissimo gli esperti di sicurezza. Tuttavia in moltissimi l’avevano previsto e le tenui dissociazioni viste nel mondo musulmano occidentale avevano già disegnato un quadro molto simile a quello che si sta verificando.
Lo Stato Islamico attira e attira parecchio, soprattutto i giovani musulmani di seconda e terza generazione e i convertiti. Da quello che si legge sui forum appare come la risposta a quella che i giovani musulmani vedono come una sorta di discriminazione nei loro confronti da parte dell’occidente, come se invece di crescere nel tessuto sociale europeo o in quello degli Stati Uniti fossero cresciuti in una sorta di getto dove i “cattivi occidentali” li hanno relegati. Un fenomeno ancora tutto da scoprire e soprattutto da studiare.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Carlotta Visentin
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