«Israele rappresenta una vecchia ferita che va mondata, un corpo estraneo da estirpare». A leggere queste parole uno crede di essere di fronte all’ennesima porcheria di Ahmadinejad, invece a pronunciare questa frase, che è la dettatura di una linea politica, è stato il “moderato” (per l’occidente) Hassan Rohani, neo presidente iraniano.
Come dice Netanyahu, nulla di nuovo, Hassan Rohani ha solamente mostrato il suo vero volto prima del previsto, il volto di colui che a dispetto delle stupide aspettative occidentali è tutt’altro che un moderato ed è più che mai intenzionato a distruggere Israele e per far questo a dotarsi di armi nucleari. Punto. Fine dei discorsi. La Ashton e tutti i burocrati falsi e ipocriti se ne possono tornare a casa loro, tanto in Iran non cambia nulla.
Spero che le parole di Hassan Rohani arrivino forti e chiare a Washington e a Bruxelles, ma soprattutto spero che arrivino chiare alle orecchie di Gerusalemme. Spero che in Israele non si siano illusi di poter risolvere la questione iraniana con le buone e che provvedano al più presto a dare una adeguata risposta a Rohani e agli Ayatollah.
Questi le parole non le capiscono, intendono solo la loro stessa lingua che è quella della guerra. Netanyahu ne tragga le giuste considerazioni.
Diamo ancora tempo al Popolo Iraniano per dimostrare di essere diverso da chi li rappresenta. L’attesa a volte paga.-
In questo caso l’attesa può essere molto pericolosa
Qualcuno disse -: Se a Sodoma trovero’ 50 Uomini giusti la risparmiero’.- L’IRAN e’ piu’ pericoloso di Sodoma e di Dio ce ne e’ uno solo e non si sa bene da che parte sta o stia(fate Voi).- Saluti