Caro Papa Francesco, lei lo sa come vivono i cristiani in Palestina?

18 Maggio 2015

L’invito rivolto da Papa Francesco ad Abu Mazen a diventare “angelo della pace” suona un po’ come una barzelletta vista l’attuale situazione che vivono i cristiani in Palestina. Basterebbe che Papa Francesco si informasse meglio o che ascoltasse qualche testimonianza.

Per esempio, il Papa sa che in Palestina la conversione dall’Islam al cristianesimo è illegale?

“Though numbering only a few hundred, there is a community of Christians who have converted from Islam. They are not centered in one particular city and mostly belong to various evangelical and charismatic communities. Due to the fact that official conversion from Islam to Christianity is illegal in Palestine, these individuals tend to keep a low profile” [fonte Wikipedia]

Per esempio, il Papa è a conoscenza che i cristiani in Palestina vengono fortemente discriminati proprio dal governo di Abu Mazen? Oltre al fatto che sono una esigua minoranza, spesso costretti a fuggire, la loro presenza è concentrata tra Gerusalemme Est e Betlemme, città a forte attrazione turistica religiosa cristiana dove non possono essere attaccati apertamente. Ma nel resto della cosiddetta “Palestina” è tutta un’altra cosa, vessati e non protetti nemmeno dalle autorità, gli vene proibito pure di mostrare la propria fede indossando il crocefisso. Lo sa Papa Francesco che non ci sono chiese cristiane al di fuori delle città sante? Lo sa che i cristiani palestinesi per pregare al di fuori delle città sante si devono riunire in segreto?

Mi sembra francamente impossibile che il Papa non sia a conoscenza di queste cose e che invece di rimarcarle ad Abu Mazen non abbia trovato di meglio da fare che riconoscere la Palestina. Non vorrei che fosse stato ricattato. Non vorrei che il perfido Abu Mazen, in perfetto stile palestinese, abbia messo sul piatto una serie di minacce ai cristiani palestinesi per ottenere questo riconoscimento dalla Santa Sede.

Io ho girato in lungo e in largo la Palestina in cerca di testimonianze di fedeli cristiani e ho sempre trovato persone impaurite, intimorite persino di ammettere di essere cristiane. Solo a Gerusalemme e a Betlemme è possibile per un cristiano vivere dignitosamente. Lo sa questo Papa Francesco?

Mi creda caro Papa Francesco, lei confonde gli angeli con i diavoli se crede che Abu Mazen o un qualsiasi palestinese possa diventare un “angelo della pace”. Se lo faccia dire da chi la situazione l’ha vede quotidianamente con i propri occhi.

[glyphicon type=”user”] Lettera inviataci da Michael B. operatore ONG residente a Gerusalemme

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Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

1 Comment

  1. Ecco cos’era quello che continuava a ronzarmi in testa e che non riuscivo a decifrare.
    Il RICATTO!
    Solo una persona sotto ricatto può fare e dire questo!
    Quale segreto mostruoso può essere a conoscenza del perfido Abu Mazen?
    Non vorrei d’altronde credere che Francesco possa cadere nella trappola buonista di un Abu Mazen, pronto alla conversione al cristianesimo con il riconoscimento ufficiale della Palestina……
    Mai dire mai!

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