Adesso è ufficiale. Gilad Shalit è libero ed è in un luogo sicuro in Israele dove verrà sottoposto a visite mediche per constatare le sue condizioni di salute dopo cinque anni passati in prigionia in mano ai terroristi di Hamas. A renderlo noto è un portavoce dell’IDF.
La procedura per il rilascio dei prigionieri palestinesi concordata con Hamas aveva subito un breve momento di stallo quando due prigionieri palestinesi avevano rifiutato di essere trasportati nella Striscia di Gaza. In particolare una donna, Amna Muna, condannata all’ergastolo per aver attirato in un agguato un sedicenne israeliano poi ucciso da Fatah, rifiutava di essere trasferita a Gaza per paura di ritorsioni da parte di Hamas. La situazione si è risolta quando l’Egitto ha accettato di ricevere i due terroristi palestinesi.
Secondo le prime voci, Gilad Shalit starebbe abbastanza bene e camminerebbe sulle sue gambe. I genitori sono attualmente in viaggio per raggiungere la località dove è stato portato il giovane militare israeliano.
Per oggi vogliamo mettere da una parte tutte le polemiche e le divergenze di vedute sulla liberazione di Gilad Shalit e sull’accordo fatto dal Governo Israeliano con i terroristi di Hamas. Per oggi vogliamo solo gioire per questa liberazione attesa tanto a lungo. Domani penseremo al futuro. Bentornato Gilad Shalit.
Secondo Protocollo Israel
Finalmente Gilad è stato liberato!
Non cadiamo però nella trappola che gli affezzionati di Hamas continuano a spacciare su tutti i media: Hamas ha oscurato Abu Mazen sui rapporti con Israele!
Sintomatica è stata questa mattina la trasmissione di radio uno, Start, la notizia non può attendere, che intervistando logicamente un giornalista israeliano di sinistra del quotidiano Haaretz, che tradotto sta per Palestina, faceva passare l’organizzazione assassina di Hamas come prossimo ente benefico e caritatevole, pronto a sostituire Abu Mazen, nome di battaglia di Mohamud Abbas, come esponente di spicco per i colloqui di pace.
Tornando a Gilad e guardandolo bene, mi vengono in mente le foto degli internati nei campi di concentramento tedeschi: emaciati, magrissimi, occhiaie profonde e nere, bianchissimi, ecc….
Non che Gilad fosse prima un ciccione, ma la magrezza sana è cosa diversa dalle condizioni che il povero ragazzo presentava al momento dell’intervista di poche ore fa.
I prigionieri palestinesi liberati dagli israeliani erano stranamente rubicondi, in carne, e nessuno presentava i segni di una dura reclusione, come sembra sia stata quella di Gilad.
P.S. Sempre riguardo agli affezionati sostenitori di Hamas, come la trasmissione di radio uno di questa mattina, Start la notizia non può attendere, la conduttrice faceva notare come Gilad poteva essere liberato 5 anni fa, quando Hamas aveva proposto subito lo scambio con 1000 prigionieri.
Come dire che è colpa di Israele se il povero Gilad è stato per oltre 5 anni relegato in chissà quale tugurio a Gaza!
personalmente condivido molto le critiche di Secondo Protocollo (seppure velate e coperte dalla giusta gioia del rilascio di Shalit). Mi sembra tanto una sorta di resa di fronte al terrorismo di Hamas.
A proposito di media, oggi guardavo il TG3 e più o meno l’atteggiamento era proprio quello descritto nei commenti precedenti. Cercheranno di sfruttare mediaticamente la faccenda fino a sconquassarci la minchia.
In ogni caso, bentornato a casa Gilad
Guardavo prima le fotografie di Gilad e anche a me sono venute in mente le immagini post liberazione degli ebrei dai lager nazisti. In compenso i prigionieri palestinesi erano belli grassi, hanno potuto studiare, avevano la TV, visite settimanali ecc. ecc.
Sono felice per la liberazione di questo povero ragazzo, ma lasciatemi pensare ai genitori e famigliari delle vittime dei terroristi palestinesi che hanno dovuto vedere i carnefici dei propri figli rilasciati e condotti da eroi nella loro terra. Penso che per loro sia una coltellata al cuore.
Giusto per dare una idea di come gli islamici del ca..zo stanno strumentalizzando tutta la faccenda.
FONTE IRIB – La resistenza islamica continua ad infliggere sconfitte ed umiliazioni all’entita’ sionista. Ad affermarlo il presidente Mahmoud Ahmadinejad riferendosi alla liberazione di oltre mille prigionieri palestinesi in cambio di un detenuto israeliano. In una conversazione telefonica con il Primo Ministro palestinese, Ismail Haniyeh, il presidente iraniano si e’ congratulato con il popolo della Palestina per la liberazione dei prigionieri in base ad un accordo raggiunto tra Hamas e Tel Aviv; “Questa senza dubbio e’ una grande vittoria per i palestinesi, le nazioni musulmane e tutti coloro che difendono la liberta’ e la giustizia nel mondo “, ha aggiunto. La scorsa settimana, il movimento di resistenza islamica palestinese, Hamas, ha raggiunto un accordo di scambio di prigionieri con il regime israeliano che dovra’ rilasciare in due fasi 1.027 prigionieri palestinesi, in cambio del caporale Gilad Shalit, catturato nel 2006 dalle forze della resistenza palestinese a Gaza.
quelli della radiotelevisione iraniana sono dei bastardi che non perdono occasione per dimostrare il loro antisemitismo. Luridi assassini
i festeggiamenti a Campidoglio (Roma) per la liberazione di Shalit
http://www.youtube.com/watch?v=cGC1xinFFQA&feature=player_embedded
Grazie a tutti
Anch’io ho gioito e senza tante storie. Poi, nel corso della giornata, sfogliando titoli, dichiarazioni e commenti sul WEB, pur senza perdere un milligrammo di gioia, non ho potuto evitare che si insinuasse in me una certa irritazione. Moltissimi a titolare che Hamas lo avrebbe trattato bene. E va be’, l’avra anche detto lui, Gilad, ma come andrebbe interpretato? Aveva forse interesse Hamas a farlo morire? E poi il “trattato bene”in quelle condizioni di reclusione, può essere inteso in senso umanitario? Un ‘altra chicca: adesso la pace è più vicina. Cosa si vuol dire? Che Hamas si sarebbe convertita alla pace, perchè ha accettato uno scambio di 1.027 a uno? Oppure che la liberazione di 1.027 tagliagole è un gesto dovuto da Israele per riparare ad una ingiustizia? Quindi la reclusione di migliaia di assassini e complici è ingiusta ed è un ostacolo alla pace. Benissimo, che vengano liberati anche tutti gli altri, e senza condizioni, così almeno il ministro Frattini- uno tra i tanti – potrà rilasciare dichiarazioni ancora più ottimistiche! A poco a poco sta venendo fuori la tesi che tutti hanno mostrato buona volontà. Tutti uguali, tutti buoni.