Colpevoli di aver partecipato ad un concerto dove si suonava musica occidentale e dove i giovani erano vestiti in maniera “non appropriata”. Per questo ieri 80 ragazze e ragazzi iraniani sono finiti nel famigerato carcere di Evin.
Questo è solo uno dei tanti episodi che avvengono quotidianamente in Iran, quella stessa Iran che nei giorni scorsi è entrata a far parte della Commissione dei Diritti delle donne dell’Onu. Da notare come la maggioranza degli 80 arrestati al concerto siano donne che non rispettavano le rigide regole di abbigliamento imposte dagli Ayatollah. Alla faccia dei Diritti delle donne. Gli altri sono stati arrestati semplicemente perché ascoltavano un tipo di musica (rock) giudicata “portatrice di corruzione”.
Questo è l’Iran che qualcuno negli ultimi tempi (purtroppo anche diversi italiani) vogliono descrivere come uno Stato moderno, libero e portatore di Diritti nel mondo. A parte il giudizio fortemente strumentale di diversi pseudo-intellettuali occidentali, giudizio condizionato più da un evidente antisemitismo che da un vero e proprio convincimento di quanto affermano, non so che parametri abbia questa gente e le Nazioni Unite, dei Diritti delle donne e dei fondamentali Diritti Umani. Definire l’Iran uno Stato libero e liberale, inserire addirittura Teheran nella Commissione dei Diritti delle donne, mi sembrano più degli atti di autolesionismo o, peggio ancora, di palese presa in giro verso le donne, piuttosto che atti volti ad avvicinare i Mullah iraniani all’occidente come qualcuno, molto sprovveduto o in malafede, si è affrettato a dichiarare.
Per questo chiediamo che la presa in giro globale nei confronti delle donne di tutto il mondo finisca qui. Chiediamo che si provveda all’immediata espulsione dell’Iran dalla Commissione Onu sui Diritti delle donne e che sia istituita una commissione ad hoc che indaghi una volta per tutte sulle violenze e sulle discriminazioni alle quali sono sottoposte le donne iraniane, in particolare chiediamo una commissione che indaghi sulle violenze perpetrate contro le donne nelle carceri iraniane, violenze ampiamente documentate e denunciate dalle attiviste iraniane per i Diritti Umani.
Amina A.
lo scandalo maggiore delle Nazioni Unite. L’aver inserito l’Iran tra i membri della commissione per i diritti delle donne. Un insulto a tutte le donne del mondo
concordo con mara
che dire? a parte il considerare la musica come un nemico, il che la dice lunga su come ragionino questi primitivi e selvaggi, ma addirittura metterli nel comitato per i diritti delle donne è veramente un insulto alle donne di tutto il mondo. ONU sempre più vergognoso
non capisco dove sta lo scandalo. Se le leggi in Iran sono quelle la gente le deve rispettare. Secondo me voi partite da un pregiudizio e non vedete tutte le cose buone che ha fatto il presidente Ahmadinejad. Siete troppo schierati
ma ci fai o ci sei? Dove sta lo scandalo? Le leggi che la gente deve rispettare? Ma quali leggi. Le leggi le fa una democrazia, una dittatura IMPONE. Scusami ma è diverso. Ma come fai a difendere certi trogloditi
scua potresti citare alcune “cose buone” fatte dal nazi-fascista-islamista ahmadinejad ??? Aspetto una risposta.
Barbara, lascia stare, ancora ci sono personaggi che riescono a difendere quegli assassini. Non vale nemmeno la pena rispondere