Vedere Mahmoud Ahmadinejad (leader dell’Iran, futura potenza nucleare), Hamid Karzai (leader dell’Afghanistan) e Asif Ali Zardari (leader del Pakistan, potenza nucleare) tutti e tre seduti allo stesso tavolo fa davvero impressione. Sembra di essere alle porte dell’inferno islamico essendo i tre a capo di Stati dove l’islamismo è veramente spinto agli estremi della peggior violenza immaginabile per una religione.
Il nefasto incontro tra i tre è avvenuto ieri, venerdì 17, a Islamabad. Mentre il mondo occidentale era distratto da ben altro e da altri problemi i tre leader islamici hanno gettato le basi del nuovo terrore islamico globale, qualcosa che gli esperti nemmeno si immaginavano, una sorta di alleanza tra mondo sciita, sunnita, wahabita e quanto di peggio ci possa essere nell’Islam. Taliban, sciiti e sunniti insieme, un vero incubo.
Il fatto curioso (o terribile) è che a qual tavolo c’erano il più grande nemico degli USA (Ahmadinejad), quello che deve la sua sopravvivenza agli USA (Karzai) e quello che vorrebbe staccarsi dagli USA ma non può (Zardari). Questo ci deve far riflettere e, soprattutto, ci devono far riflettere le parole dette dai tre leader islamici alla fine di questo incontro assai bizzarro.
Ahamdinejad ha detto che “quando i fratelli uniscono le proprie mani, certamente Allah li aiuterà” facendo intendere che i tre leader islamici abbiano raggiunto un accordo di collaborazione. Secondo i tre islamici l’occidente “ha preso di mira la loro regione e questo Iran, Pakistan e Afghanistan non lo possono permettere”. Solo pochi giorni fa Zardari fece una dichiarazione gravissima, per lo più passata sotto silenzio in occidente, e cioè che “se Israele avesse attaccato l’Iran il Pakistan avrebbe reagito con tutta la sua potenza (leggi armi nucleari)”, una dichiarazione che è qualcosa di più di un attestato di amicizia con l’Iran ma è una vera e propria dichiarazione di alleanza strategica. Ebbene, se qualcuno avesse avuto dei dubbi su quelle parole da ieri non dovrebbe più averne.
Secondo alcuni giornali pakistani che però non trovano conferme ufficiali, il leader pakistano, Asif Ali Zardari, a margine dell’incontro avrebbe detto: “ciò di cui la regione ha bisogno e una alleanza politica e strategica tra Iran, Pakistan e Afghanistan”, una alleanza che scongiuri qualsiasi idea di prendere il controllo della regione o di condizionare le politiche dei tre grandi Stati islamici. Anzi, secondo quello che si è appreso i tre sarebbero convinti che debbano essere Iran, Pakistan e Afghanistan a condizionare le politiche occidentali.
In sostanza, l’occidente con il suo intervento in Afghanistan e con i troppi trattati di cooperazione con il Pakistan a creato un mostro islamico che racchiude il peggio del peggio dell’islam, qualcosa che solo pochi anni fa era semplicemente impensabile e che ora, invece, rischia di diventare il nemico più teibile da combattere.
Ma per ora da noi di queste cose non se ne parla, presi come siamo a stare dietro alla Merkel, a Monti, allo spread e alle mignotte di Stato. Quando ci sveglieremo sarà troppo tardi.
Noemi Cabitza