Oggi è arrivata la notizia che il Tribunale Penale del Cairo ha assolto Hosni Mubarak, il suo ministro degli Interni, Habib al-Adly, e altri sei ex funzionari della sicurezza dalle accuse di aver ucciso i manifestanti durante la rivolta del 2011. Mubarak e l’uomo d’affari, Hussein Salem, sono stai assolti anche dalla accusa di corruzione per aver favorito un accordo sulla fornitura di gas a Israele.
Perché sono stati assolti tra lo sdegno di Amnesty International, di Human Rights Watch e di quasi tutte le “grandi organizzazioni per la difesa dei Diritti”? Semplice, perché un Presidente di una nazione che opera per salvaguardare la stessa dall’avvento delle forze nazi-islamiche fa esattamente quello che deve fare. Il Presidente di una nazione che conclude un affare economico con un vicino (in questo caso Israele) che favorisce le relazioni e l’interscambio economico fa esattamente quello per cui è li.
Le accuse contro Mubarak, fatto salvo il concetto che non bisognerebbe mai usare la violenza né da una parte né dall’altra, erano talmente strumentali e volute dall’ex Presidente Mohamed Morsi che sono cadute come muri di cartapesta non appena in Egitto è tornato un Governo appena appena un po’ democratico e non nazi-islamico com’era quello della Fratellanza Musulmana.
La colpa di Mubarak non era quella di tenere l’Egitto in una situazione di dittatura, lo si è visto quando gli stessi egiziani dopo un po’ di dittatura della Fratellanza Musulmana l’hanno deposta, la colpa di Mubarak era quella di collaborare con Israele, un peccato mortale per gli islamisti della Fratellanza Musulmana.
Nessuna di quelle “grandi organizzazioni per i Diritti Umani” che oggi si indignano per l’assoluzione di Mubarak si era risentita minimamente quando Morsi faceva accordi con Hamas e tentava in tutti i modi di introdurre la Sharia in Egitto, quando sempre Morsi imponeva alle donne leggi restrittive e cercava di introdurre una sorta di polizia morale sulla falsariga di quella iraniana. Allora non si sentirono voci di dissenso, neppure quando Morsi fece una grande epurazione nella magistratura che cercava di far rispettare la Costituzione che lui voleva cambiare proprio introducendo la Sharia e dandosi poteri praticamente illimitati.
Mubarak non è stato certo un santo, nessuno vuol dire questo, ma quello che ha tentato di fare Mohamed Morsi con l’appoggio ipocrita di gente come Amnesty International e Human Rights Watch è molto peggio. E allora, ben venga l’assoluzione di Mubarak alla faccia di tutti quegli ipocriti difensori dei Diritti Umani. E adesso aspettiamoci che si gridi al complotto sionista.
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