I fatti avvenuti ieri a Roma sono di una gravità assoluta, non solo per la violenza a cui abbiamo assistito attoniti ma soprattutto per lo strascico di polemiche che ne sono seguite, polemiche che mirano chiaramente a distruggere sul nascere un movimento spontaneo e apolitico che, forse per la prima volta, non prendeva di mira Berlusconi ma tutto il sistema.
A leggere certi giornali di destra (ma anche alcuni di sinistra) questa mattina c’è di che vomitare per la strumentalizzazione politica che hanno fatto degli scontri di ieri a Roma, scontri che lo ricordiamo hanno impedito ad una manifestazione super pacifica di svolgersi correttamente e dove i primi ad essere danneggiati sono stati proprio le centinaia di migliaia di indignati che al di fuori di qualsiasi organizzazione politica si erano radunati per chiedere pacificamente e democraticamente un cambio sostanziale del sistema. E’ vero, c’erano alcune eccezioni che non c’entravano niente in quella manifestazione come per esempio le bandiere rosse con la falce e il martello o, peggio ancora, le bandiere palestinesi (ma forse noi che non siamo certo né comunisti né filo-palestinesi su questo siamo un po’ faziosi), tuttavia la maggioranza di quelle persone non era li per un motivo politico ma per ragioni che vanno molto oltre la politica.
Invece gli sciacalli della politica ne hanno subito approfittato per sparare le loro sentenze. Il Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi, spara in prima pagina: Altro che indignati, SONO CRIMINALI. Libero, altro giornale di area berlusconiana titola: COCCHI DI SINISTRA. E per andare a sinistra, non è da meno il Manifesto, quotidiano comunista, che titola minacciosamente: LETTERA ALLA BCE. La Padania almeno si premura di specificare che esiste una sinistra violenta facendo intendere che ce ne è anche una pacifica e titola: LA SINISTRA VIOLENTA SFASCIA E VUOLE UCCIDERE.
Ora, a me piace pensare che tutte quelle centinaia di migliaia di persone non fossero a Roma per manifestare una idea politica come invece sembra che facciano intendere i quotidiani politicizzati, ma che stessero manifestando contro un sistema che sta uccidendo la società in tutto il mondo, un sistema che certo ha alla sua base un cattivo modo di fare politica, ma che non salva nessuno, cioè, le colpe sono di tutti, che siano di destra o di sinistra. E sono colpe a livello globale.
Per questo motivo vorrei, nel mio piccolo, invitare i promotori di questa manifestazione a non demordere, a non cedere né ai banditi violenti, criminali e fascisti, né alle strumentalizzazioni politiche che gli sciacalli ne stanno facendo. Ieri, per esempio, o sentito le dichiarazioni di Rizzo (Comunisti – Sinistra Popolare) che sosteneva che gli scontri sono il frutto della politica di Governo. Io non amo il Governo Berlusconi, ma sostenere una cazzata del genere sfiora la legittimazione dei violenti e in qualche modo li giustifica. Non è accettabile. Parole simili sono state espresse,in modo contrario, anche da destra. In mezzo ci sono le centinaia di migliaia di indignati a cui frega poco o niente delle beghe politiche e dei giochini di palazzo. Per questo non devono demordere, magari organizzando una nuova manifestazione che sia però coordinata come si deve e che non dia alcun spazio ai violenti.
Non diamo alla politica, di destra e di sinistra, il motivo di approfittare di quello che è successo ieri a Roma, non permettiamo agli sciacalli (giornalisti politicizzati e politici) di oscurare o di strumentalizzare politicamente questo enorme movimento che può e deve cambiare il sistema dal basso. E’ quello che vogliono tutti loro, di qualsiasi estrazione politica essi siano. Non facciamo morire questo movimento.
Franco Londei