La Bielorussia cerca il pretesto per entrare in guerra. Intanto i pacifisti…

3 Luglio 2022
putin lukashenko

Da quando il Ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, è andato in Iran per ribadire che la Russia sosterrà l’Iran e i suoi programmi di morte, nucleare e balistico, le agenzie di stampa iraniane hanno iniziato a rilanciare la propaganda del Cremlino con più passione del solito.

Questa mattina l’agenzia di stampa iraniana Mehrnews, vicina ai Guardiani della Rivoluzione, rilancia la notizia che la Bielorussia avrebbe sventato un attacco missilistico ucraino volto a colpire strutture militari bielorusse. Per la cronaca la notizia è stata rilanciata anche da Al Jazeera e da altri media.

Ora, non c’è traccia da nessuna parte di questo presunto attacco, ammesso che sia possibile, cioè, ammesso che gli ucraini dispongano di missili in grado di colpire obiettivi in Bielorussia.

Non c’è una sola intelligence occidentale o indipendente che abbia confermato questo presunto attacco.

Il dittatore bielorusso, Alexander Lukashenko, ha minacciato Kiev affermando che la Bielorussia non intende entrare in guerra con l’Ucraina ma che se gli ucraini toccheranno il territorio bielorusso Minsk risponderà.

«Siamo stati provocati» ha dichiarato il dittatore bielorusso, praticamente lo zerbino di Putin, dipendente al 100% dalla Russia, sia economicamente che militarmente.

Peccato che Lukashenko si sia dimenticato che all’inizio della guerra l’assalto russo a Kiev era partito proprio dal suo territorio e che quando le truppe russe hanno fallito e si sono ritirate, lo hanno fatto nel suo territorio dove in parte sono tuttora.

Quindi di fatto la Bielorussia è già in guerra con l’Ucraina e se anche un attacco alle strutture militari da parte dell’Ucraina fosse confermato, non ci sarebbe nulla di strano, come se l’Ucraina attaccasse obiettivi in Russia. Non vedo perché non dovrebbe farlo, specie dopo che ultimamente la Russia ha preso di mira diversi obiettivi civili facendo immani stragi di persone innocenti.

Intanto i pacifisti de noantri…

Intanto i pacifisti (pacivendoli) de noantri continuano a chiedere la resa dell’Ucraina. Non lo fanno apertamente, sono più subdoli, chiedono la fine della consegna delle armi a Kiev in modo che Putin possa più facilmente spazzare via l’Ucraina.

Mai una sola volta che chiedano a Putin di fermare l’aggressione. Al massimo mettono la Russia e l’Ucraina sullo stesso piano, come se un aggressore potesse essere messo sullo stesso piano di un aggredito.

Non propongono mai niente, si lamentano che la diplomazia è “immobile” quando mezzo mondo si è mosso per chiedere al boia di Mosca di fermare la guerra, richiesta sempre rispedita al mittente. Insomma, chiedono “la pace” ma non la chiedono a Putin.

La Bielorussia cerca il pretesto per entrare in guerra e loro accusano l’Ucraina di provocarla. Un po’ come quando affermano che la NATO ha accerchiato la Russia e che quindi Putin ha attaccato perché si sentiva minacciato. Sciocchezze totali volte solo a giustificare il macellaio di Mosca e le stragi di civili in Ucraina.

Praticamente il pacifismo italiano è un ossimoro vivente, fa propaganda per Putin cioè per chi ha avviato la guerra e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Roba da non credere.

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Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

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