Lo ammetto, secondo una certa mentalità sinistra io sarei un razzista e addirittura tra quelli peggiori perché vado in giro a parlare di Diritti. E poi io sono uno di quelli che sostiene che “il tuo Diritto finisce dove inizia il mio”, cioè che non posso permettere che i tuoi Diritti calpestino i miei.
Sono un razzista perché mi incazzo quando la Corte Europea dei Diritti Umani condanna l’Italia per un episodio di respingimento ma non dice una sola parola sugli scafisti/schiavisti e su chi dal business dell’immigrazione clandestina ci guadagna miliardi.
Sono un razzista perché non credo affatto che le frontiere debbano essere aperte a tutti e che per aiutare veramente chi cerca di fuggire dalla povertà lo si debba aiutare nel suo Paese (si chiama cooperazione allo sviluppo).
Sono un razzista perché penso che gli immigrati non debbano avere il Diritto di voto in Italia semplicemente perché non sono cittadini italiani (art. 48 della Costituzione)
Sono un razzista perché lotto fermamente contro l’avanzata dell’Islam in Europa e mi incazzo come una belva quando sento parlare di “tribunali islamici in Europa”.
Sono un razzista perché mi indigna sapere che in una graduatoria per le case popolari il primo italiano sia solo al 59° posto, dietro a marocchini, tunisini, egiziani ecc. ecc.
Sono un razzista perché non voglio moschee nel mio giardino e non voglio che in Italia ci sia un padre islamico che ammazza la figlia perché non vuole sposare chi LUI ha scelto per LEI.
Sono un razzista perché sono fermamente e convintamente anti-islamico e non sopporto chi inneggia alle cosiddette “primavere arabe” non vedendo quanto le cose siano in effetti peggiorate invece di migliorare.
Sono un razzista perché non sopporto chi dice che gli immigrati fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare ben sapendo che non è che gli italiani non farebbero quel lavoro, non lo farebbero per due euro all’ora come invece fanno gli immigrati.
Sono un razzista perché mi spaventa questa “invasione cinese”, un mondo quasi completamente sommerso di cui nessuno conosce i numeri e del quale nessuno sembra interessarsene. Nemmeno gli uffici anagrafe dei comuni dato che sembrerebbe che in tanti anni non sia mai morto un cinese o ne muoiano pochissimi (inchiesta di Secondo Protocollo in uscita i prossimi giorni). Possibile? Dove vanno i cinesi morti? E perché io sono razzista se penso questo ma i cinesi non lo sono quando rifiutano di assumere personale che non sia cinese? E’ regolare questo in Italia o è “discriminazione sul lavoro” punibile a norma di legge? E dove sono i sindacati in questi casi?
Per tutti questi motivi (e per tanti altri) lo ammetto: sono un razzista