Intervenuto alla conferenza dell’AIPAC (The American Israel Public Affairs Committee) John Kerry ha respinto al mittente le accuse provenienti da Israele secondo le quali sarebbe “ossessionato” dalla pace tra Israele e palestinesi perché “vuole vincere il Premio Nobel per la Pace”.
Kerry ha detto che l’America è inequivocabilmente al fianco di Israele e che lavora per la sua sicurezza. Ha sostenuto poi che «non è una faccenda personale (il premio Nobel n.d.r.) ma riguarda i sogni degli israeliani e la dignità dei palestinesi».
A parte che l’unico sogno che veramente hanno gli israeliani è quello di vedere finalmente una America amica come era una volta e non vigliacca e traditrice come è adesso, chi da a John Kerry il Diritto di rappresentare i sogni israeliani? Per di più il Segretario di Stato americano mente sapendo di mentire quando afferma che «gli Stati Uniti lavorano per garantire la sicurezza di Israele». Vista la politica di Obama negli ultimi anni la verità è che gli USA hanno fatto di tutto per minare la sicurezza di Israele e questo è un dato di fatto che è davanti a tutti. A partire dal sostegno alle cosiddette “primavere arabe” che hanno avuto come conseguenza la totale destabilizzazione di tutto il Medio Oriente al sostegno dato alla Fratellanza Musulmana fino all’accordo con l’Iran sul suo programma nucleare, ogni cosa che ha fatto Obama è stata non solo costellata di errori madornali (non si sa quanto involontari) che hanno fortemente minato la sicurezza di Israele.Altro che “sostegno incondizionato”.
Ma la balla più clamorosa che John Kerry cerca di far passare è che la pace in Medio Oriente dipenda completamente dal processo di pace tra Israele e palestinesi. Non solo la questione palestinese è del tutto ininfluente nello scacchiere mediorientale rispetto alle crisi che lo attraversano (quello che avviene in Siria, in Libano, in Egitto e in Libia non ha nulla a che vedere con Israele e i palestinesi) ma considerando che in ogni caso i palestinesi non intendono riconoscere Israele, la questione è monca dalla testa. Può sbattersi quanto vuole, senza il riconoscimento di Israele non si va da nessuna parte.
La verità è che siamo di fronte a un mentitore seriale, a un Pinocchio globalizzato che riesce con difficoltà a celare il suo astio verso Israele. Tutta la politica estera del duo Obama/Kerry è un clamoroso fallimento e in cima alla lunghissima lista di fallimenti c’è proprio la sicurezza di Israele che non è mai stato in pericolo come ora.
Adrian Niscemi
E’ la certezza e consapevolezza di quanti esposto sopra che Istaele sarà sempre più forte.
Affidare in toto a mani esterne la propria sicurezza, non è mai stato il principio difensivo israeliano.
ma un aiutino americano non sarebbe sgradito, invece questi qui sembrano essere capaci solo di far danni