Provate a vivere sotto la continua minaccia che un missile piombi all’improvviso sulla vostra casa o, peggio, sulla scuola dove sono i vostri figli. Provate a vivere con il continuo timore di sentire una sirena che vi da appena 15 secondi di tempo per mettere in salvo la vostra famiglia e voi stessi prima che un missile colpisca la vostra città. Provate a farlo per mesi e mesi (per anni) e poi dite se questa è vita.
La popolazione del sud di Israele vive così da anni sotto la minaccia dei missili sparati da Gaza. Certo, ci sono gli alti ei bassi. Alcune volte i missili arrivano a distanza di settimane, altre volte invece, come ieri, ne arrivano a dozzine ogni giorno. I bambini non possono andare a scuola, la gente non può andare a lavorare, le donne non possono andare a fare la spesa e anche in casa non si è al sicuro. Milioni di persone tenute in ostaggio dai terroristi di Hamas. Solo ieri sono stati 12 i missili sparati da Gaza sul sud di Israele. E se sono vere le voci che riportano di massicci arrivi di armi (anche molto evolute) dalla Libia la situazione non può che peggiorare.
E’ chiaro che la situazione è insostenibile e non può continuare ad andare avanti così. Milioni di persone non possono vivere sotto la costante minaccia dei missili di Hamas o dei vari gruppi terroristi che operano a Gaza, sempre comunque sotto la supervision di Hamas. E’ come se il Friuli Venezia Giulia dovesse vivere sotto la costante minaccia di missili che piovono dall’Istria. Chi lo accetterebbe?
Per questo motivo è arrivato il momento che il Governo israeliano operi per rendere inoffensivo il movimento terrorista di Hamas e che lo faccia in maniera definitiva. Nel contempo deve essere la comunità internazionale a sostenere apertamente questa operazione perché non si può permettere a un gruppo terrorista di tenere sotto scacco milioni di persone. E’ una questione di Diritto Internazionale. Invece spesso succede che quando Israele giustamente reagisce e colpisce i centri di comando di Hamas o di qualsiasi altro gruppo terrorista, a livello internazionale si sentono levare voci di protesta, come se gli israeliani dovessero subire passivamente questa pioggia di missili.
E’ arrivato il momento di risolvere in maniera definitiva il “problema Hamas” esattamente come avviene in tutto il mondo quando si tratta di gruppi terroristi. Israele non può convivere con la continua minaccia che arriva da Gaza, non può accettare che milioni di suoi cittadini vivano continuamente nel terrore e vedano le loro vite sconvolte da questi terroristi. Il problema va affrontato e risolto al più presto con qualsiasi mezzo.
Sharon Levi
Assurdo quanto le continue aggressioni ad Israele vengano ignorate dai mass media sempre proni e pronti a difendere la causa palestinese ed islamica. La masochistica libido delendi che affligge buona parte del mondo occidentale che ha rinunciato in nome del dio mercato a difendersi e in particolare l’Europa insipiente può essere solo foriera di guai peggiori nei prossimi anni.
Premesso che Sharon è un nome femminile e che quindi Sharon Levi è donna, non credo che intendesse “supplicare” un intervento della comunità internazionale quanto piuttosto chiedere che almeno se ne stia al suo posto invece di blaterare ogni volta che Israele compie una azione di difesa come era Piombo Fuso. Già questo sarebbe un buon supporto. Per il resto noi ci pensiamo da soli (come sempre) a risolvere i nostri problemi
NO, la verità viene completamente ribaltata dai media filo-palestinesi e quando Israele risponde colpendo i terroristi si parla di “aggressione israeliana”. La cosa assurda è che i media italiani ed europei seguono a ruota questi mentitori di professione
Mi meraviglio molto che Sharon Levi chieda alla comunità internazionale (quali comunità?) di intervenire prontamente per far smettere il continuo lancio di missili.
Da Ban Ki Moon e dall’America potranno arrivare le solite rimostranze, le solite ramanzine, le consuete parole per una pace condivisa tra due popoli, ecc…. ma niente di più.
Se poi lo sguardo supplichevole (auto suicida) andasse a nord, verso quella pavida Europa ormai presa dall’incubo recessione, troverebbe un deserto di tartari ormai invaso da supplichevoli immigrati che, con i loro idoli e la loro atavica e pervicace determinazione, hanno di fatto frantumato ogni speranza di salvare le nostre origini illuministiche.
Il grave errore è stato fatto mettendo fine troppo in fretta all’Operazione Piombo Fuso, quando invece si doveva andare fino in fondo, lasciando le solite cornacchie, attendiste e falsamente pacifiste, a starnazzare all’aria.
Nessun aiuto da parte di nessuno, caro Sharon.
Ergo, farsi forza ed andare per la propria strada.
E’ evidente che Sharon è femmina, come è evidente che non c’è nessun riferimento da parte mia alle “suppliche” di Sharon.
“Nessun aiuto da parte di nessuno, caro Sharon.
Ergo, farsi forza ed andare per la propria strada.” Questo è quanto ho scritto in precedenza, e vorrei che voi lo faceste fino in fondo.