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La Turchia antisemita in Europa? Ma lo sapete cosa succede in Turchia?

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E’ curioso come in Europa ci sia ancora qualcuno che dia credito alle parole di Recep Tayyip Erdogan, il Premier turco sempre più vicino alle posizioni integraliste di Iran e Siria e sempre più lontano dal rappresentare uno stato laico che fino a pochi mesi fa si proponeva come “ponte tra occidente e Islam”. Ma lo sa questa gente cosa sta avvenendo in Turchia? No? Allora forse faremmo un lavoro utile nel ricordarlo.

Questione dei rifugiati politici iraniani: la Turchia è, purtroppo, il terreno di passaggio obbligato per chi vuole fuggire dall’Iran e rifugiarsi in Europa. Sono centinaia i ragazzi e le ragazze iraniane che tentano di arrivare in Europa dove intendono chiedere  asilo politico. Per fare questo attraversano la Turchia per arrivare in Grecia. Solo che la polizia speciale e l’esercito turco danno a questi ragazzi iraniani in fuga una caccia spietata. Solo nel 2010 sono stati fermati e arrestati in Turchia 913 (fonte dissidenza iraniana) ragazzi e ragazze iraniane, rinchiusi in carceri di massima sicurezza, torturati e deportati in Iran dove si perdono le loro tracce. La deportazione in Iran avviene in base ad un accordo tra Ankara e Teheran firmato nel 2008 che in teoria dovrebbe riguardare solo le persone di etnia kurda che cercano di raggiungere l’Europa, ma che in effetti  viene applicato principalmente ai dissidenti iraniani membri del cosiddetto “movimento verde”. In sostanza dopo le manifestazioni di protesta post-elettorali in Iran, la Turchia si è concentrata esclusivamente sull’arresto dei dissidenti iraniani allo scopo di deportarli a Teheran in violazione di qualsiasi trattato internazionale sull’assistenza ai rifugiati politici.

Questione del Kurdistan turco: negli ultimi mesi Ankara è tornata a bombardare i villaggi kurdi in territorio turco. Secondo diversi testimoni attendibili l’aviazione turca avrebbe più volte usato armi chimiche per bombardare questi villaggi. Negli ultimi mesi l’esercito turco è tornato a incarcerare cittadini turchi di etnia kurda solo perché questi ultimi parlano in kurdo applicando una vecchia legge che sembrava abrogata nel 2009. Attualmente sono decine di migliaia i profughi curdi che vivono nei campi profughi allestiti intorno alle città di Diyarbakir e Batman. Persone che vivono in tende durante il rigidissimo inverno kurdo. Altro che Gaza.

Minori kurdi incarcerati come terroristi: secondo un rapporto dell’Osservatorio Iraq diffuso lo scorso mese di ottobre sarebbero centinaia (forse migliaia) i minori kurdi incarcerati in strutture di massima sicurezza a causa di una controversa legge antiterrorismo che in pratica consente l’arresto anche di minori di 18 anni sorpresi (si fa per dire) a parlare in lingua kurda. In sostanza questa controversa legge permette all’esercito turco e alla polizia di arrestare anche i minori che partecipano a manifestazioni di protesta, che cantano slogan in lingua kurda o che lanciano pietre contro le forze di polizia, assimilandoli di fatto a “membri di un’organizzazione terroristica”.

Questione del Kurdistan iracheno: da molti mesi l’esercito e l’aviazione turca sconfinano regolarmente in Iraq attaccando e bombardando diversi villaggi kurdo-iracheni. Ankara sostiene di voler colpire unicamente i ribelli del PKK. In effetti l’esercito turco cerca di scatenare una reazione da parte dei kurdo-iracheni per giustificare una invasione del Kurdistan iracheno. In questi mesi sono centinaia i civili iracheni uccisi dall’esercito turco, il tutto nel più assoluto silenzio della Comunità Internazionale.

Appoggio ad Hamas: il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, lo ha detto apertamente: la Turchia considera Hamas un gruppo di resistenza e non, come il resto della Comunità Internazionale, un gruppo terrorista. Questo significa che la Turchia appoggia direttamente un gruppo terrorista che ha come obbiettivo statutario la distruzione di Israele e l’esportazione della Jihad in tutto il mondo. Per questo motivo il Governo turco finanzia profumatamente pseudo Ong come la IHH, sospettata di avere contatti con Al Qaeda, e missioni come la famigerata “freedom flotilla”.

Appoggio ad Hezbollah: nel contesto della guerra turca a Israele voluta dal Premier turco rientra anche l’appoggio indiretto ad Hezbollah, il gruppo terrorista sciita legato all’Iran che tiene in ostaggio il Sud del Libano. Per questo ha permesso il passaggio di armi e missili iraniani diretti in Libano attraverso il suo territorio.

Ci sarebbero tante altre cosucce da dire sulla Turchia del nuovo “imperatore ottomano”, Recep Tayyip Erdogan, amico di assassini come Ahmadinejad, Meshaal e tutti gli altri. Ci sarebbe da raccontare come negli ultimi anni la Turchia si sia del tutto islamizzata, come i Diritti Umani siano progressivamente regrediti con l’avanzare dell’islamizzazione e di come quello che una volta veniva visto come il “ponte tra occidente e Islam” si sia trasformato in una testa di ponte dell’Islam integralista. Ma non le diremo qui, lo faremo in altra occasione. Vorrei solo ricordare ai fautori dell’ingresso della Turchia in Europa (tra i quali un certo Barack Hussein Obama) a cosa si va incontro.

Sharon Levi

32 COMMENTS

  1. La Turchia in Europa sarebbe l’errore più grande che eurabia potrebbe fare. Concordo con te cara Sharon. Ad Ankara non sono meglio che a Teheran

  2. Fino a poco tempo fa Israele e la Turchia erano alleati, poi dopo che gli israeliani hanno ucciso gli attivisti per Gaza i rapporti sono diventati tesi. Forse a Israele non gli è andato giù l’accordo tra Turchia, Brasile e Iran sullo scambio d’uranio e forse la mattanza degli attivisti per Gaza è stata una rappresaglia per tale accordo. Adesso per i sionisti la Turchia è un nemico. Tutto d’un tratto i turchi sono diventati assassini. Però dimenticate di dire che la Turchia di recente, nonostante la crisi diplomatica, ha inviato gli aerei antincendio per sedare i roghi in Israele. Almeno un po di riconoscenza. La Turchia farebbe bene a guardare alla Cina e alla Russia e stare alla larga dall’Europa, dall’America e da Israele. W poi dove sta scritto che uno stato deve essere laico e rinunciare ai valori religiosi.

  3. primo, io non chiamerei “attivisti” quelli della IHH. Non si fa una azione “pacifica” armati di coltelli tentando di linciare i militari israeliani.
    secondo, la Turchia è laica per costituzione, ma è chiaro che a voi islamisti queste cose non interessano
    terzo, sono d’accordo sul fatto che la Turchia debba stare ben lontana dall’Europa. Abbiamo già sei milioni di turchi (tre nella sola Germania) e ci bastano e avanzano
    quarto, la Turchia era alleata di Israele. Erdogan e nessun altro ha deciso il contrario. Poco male, vorrà dire che farà a meno della tecnologia israeliano. Solo che per essere coerente fino in fondo dovrebbe uscire anche dalla NATO
    quinto, Israele dovrebbe ringraziare la Turchia per aver mandato un paio di aerei ad aiutare a spegnere il grande incendio dello scorso mese? Lo ha fatto a differenza dei turchi che non hanno mai ringraziato le innumerevoli volte che gli israeliani sono intervenuti per vari catastrofi (terremoti ecc. ecc.)

  4. @Paride. Come vorresti chiamare le persone uccise mentre portavano aiuti umanitari a Gaza, terroristi ? Antisemiti ? Comunque ho letto a riguardo che i video presentati da Israele per provare che gli attivisti erano armati erano falsi e riportavano una data precedente ai fatti. Le costituzioni sono scritte dagli uomini, non è detto che siano perfette e prive di errori. Ad esempio i dieci comandamenti dovrebbero essere universali, ci sono atei che li rispettano ugualmente. Se laicismo è sinonimo di machiavellismo, allora preferisco dei sani valori religiosi di pace e giustizia e non importa a quale religione si ispirino. Trovo l’atteggiamento dei sionisti islamofobico. Inoltre quando la Turchia era alleata d’Israele, in quel periodo a comandare erano i marrani, cioè dei sionisti che per i loro interessi si fingevano in pubblico musulmani. Per concludere, della tecnologia israeliana invasiva e subdola l’umanità ne può e ne dovrebbe fare a meno, soprattutto quella tecnologia legata al settore della sicurezza, paragonabile ad un moderno cavallo di troia.

  5. @ MAX
    sei al delirio. Paragonare una costituzione con i dieci comandamenti. Ma quanti anni hai 12? Siete sicuri che questo qui possa scrivere? E poi, la bufalone dei video israeliani registrati in data precedente.Ma dove le leggi queste favolette? Torna a leggere topolino che forse è meglio

  6. Max, allora inizia tu stesso a fare a meno della tecnologia israeliana
    chiudi il computer perché il processore che usi è nato in Israele. Il Kernel di Linux che usi è implementato da giovani attivisti israeliani in collaborazione con sudafricani, la tecnologia Fastweb che usi è nata in israele. Probailmente quasi tutte le medicine che prendi tu o i tuoi familiari sono state create in Israele.
    Cavolo se boicottate Israele fatelo per bene invece di fare i fighetti. Spegnete tutti i computer subito e quando state male curatevi con l’omeopatico

  7. Grandissima Noemi. Questi fanno i rivoluzionari fighetti e poi usano ogni giorno tecnologia israeliana senza pudore. Sai quanti pezzenti in meno ci sarebbero in giro se veramente facessero un boicottaggio totale su tutto quello che viene prodotto in Israele? Milioni di pezzenti in meno. Invece no, quando si tratta di usare i computer, di prendere le medicine sviluppate in Israele, di mangiare prodotti alimentari fabbricati in Israele allora fanno finta di niente. PEZZENTI sono solo PEZZENTI

  8. Ma che razza di idee malsane avete ? A parte il fatto che linux è di tutti ed è fatto con il contributo di tutti gli uomini della Terra, trovo il vostro modo di pensare preistorico. Se i sionisti dovessero rinunciare alle tecnologie dei non sionisti, alle idee dei non sionisti, i sionisti vivrebbero nelle caverne. Io non spegno il computer perché l’ho pagato, se i sionisti vogliono tenersi per se le loro idee dovrebbero loro prima di tutto rinunciare ai commerci con i non sionisti. Certo che voi sionisti siete proprio cavernicoli. Siete talmente ottusi che sembrate vergognarvi di far parte della specie umana. Usate la matematica araba, la chimica che deriva dall’alchimia araba, il codice binario che deriva da I CHING. Le strade e il servizio postale sono d’origini arabe. La polvere nera e il cannone e i primi rudimentali razzi sono d’origine cinese e araba. L’acido solforico e nitrico per la sintesi degli esplosivi e per la fabbricazione della polvere da sparo senza fumo sono d’origine araba. Iniziasse il mossad a rinunciare a usare le armi da fuoco e le bombe. MiniUzi ? No MiniClava…. 🙂

  9. l’unico cavernicolo qui sei tu che dici di voler boicottare la tecnologia israeliana e poi quando ti si propone di farlo veramente tiri il culo indietro. Noi non abbiamo mai detto di voler boicottare la tecnologia non israeliana come invece fate tu e i tuoi amichetti. Se le cose le volete fare fatele veramente invece di fare i fighetti sterili. Spegni quel cacchio di computer che ha un processore isreliano. Magari il Mossad ci ha pure messo qualcosa per controllarti 🙂
    MAX, vatti a fare un giro

  10. Cara Noemi, fanno sempre così questi fricchettoni. Non sanno nemmeno di cosa parlano. Si riempiono la bocca con la parola “boicottaggio” perché fa un sacco fighi con le ragazzine ma poi quando si tratta di metterlo in pratica veramente trovano mille scuse. Sono proprio dei poveracci

  11. Guardate che è stato Paride il primo a dire che la Turchia deve rinunciare alla tecnologia Israeliana.
    Io ho dato una risposta pragmatica in base alle informazioni recenti che ho acquisito. Adesso provo a spiegarmi meglio: E’ notizia recente che il primo ministro russo Vladimir Putin ha ordinato alle agenzie governative il passaggio completo al software opensource a partire dal 2015. Secondo voi perché Putin ha preso questa decisione ? Per risparmiare sule licenze di windows ? Perché si vuole emancipare dall’occidente ? Perché è anti-israeliano-americano ? Secondo me il vero motivo è la recente diffusione del virus informatico Stuxnet, il quale non ha colpito soltanto l’Iran. Un’altra notizia che gira in rete e che riporto dal sito itespresso.it, è questa: L’architettura Sandy Bridge di Intel sarà al centro del keynote di Intel al prossimo Ces 2011. Ma già la Rete chiacchiera della tecnologia “Anti-Theft 3.0″ in grado di disabilitare il processore da remoto, anche a PC spento e senza la connessione di rete. L’antifurto di Intel Sandy Bridge fa discutere: la terza versione di Anti-Theft, integrata nel microprocessore centrale, si comporterà come un “kill switch” con cui disabilitare la CPU da remoto, senza la necessità di una connessione a Internet o senza dover accendere il sistema. Intel rassicura gli utenti definendo Anti-Theft un antifurto per salvaguardare i dati digitali degli utenti nel caso di smarrimento o furto del notebook. Ma già il concetto di “kill switch” in iPhone e Android ha destato preoccupazioni negli utenti, tanto più oggi una tecnologia così potente dentro un Pc sembra invasiva agli occhi degli utenti.

    Mie considerazioni personali. Capite da voi che un kill switch nel processore non serve a tutelare i dati personali, basterebbe staccare l’hard disk e rimontarlo su un altro computer per accedere ai dati, la protezione casomai doveva essere integrata nell’hard disk e non certo nell’processore. Per questo penso che paesi come Russia, Cina, India, Iran, Siria, Brasile, ecc, dovrebbero sviluppare delle tecnologie alternative.
    Per quanto riguarda il mio caso, sapete bene che le tecnologie informatiche sono in mano ai sionisti
    e che non posso farci nulla. Quando uscirà un processore cinese allora cambierò computer, ok ? Contenti ? 😉
    Comunque fortunatamente non tutti gli ebrei e ebrei israeliani sono sionisti…… 🙂

  12. Premesso che sulle considerazioni tecniche che hai fatto non ci ho capito un’H (ma la colpa è mia, non tua. Io qui dentro sono la meno esperta di sistemi informatici. Dopo il primo dell’anno però tornano i guru e loro magari ti sanno dare una risposta sensata), dicevo…premesso ciò, NO CHE NON VA BENE. Se uno fa un boicottaggio dei prodotti israeliani lo fa su tutto non sulle cose che non usa. Troppo comodo boicottare i datteri o i pompelmi (solo per fare due esempi) e poi usare allegramente computer e medicine salvavita. Ci si fa belli con le ragazzine sostenendo di essere un fervido boicottatore di Israele e un anti-sionista convinto per poi usare tranquillamente il computer o un IPhone o curarsi il raffreddore con medicine made in Israel. NON VA BENE, credimi, se vuoi veramente fare il boicottatore devi spegnere il computer, spegnere IPhone e curarti con la medicina omeopatica (sempre ammesso che non vi siano componenti sionisti)

  13. Ma io non sono un estremista che fa boicottaggio tanto per far vedere che sono contro Israele. Io ho letto e leggero libri scritti da autori israeliani, come ad esempio: i soldati ebrei di Hitler. La storia mai raccontata delle leggi razziali naziste e degli uomini di origine ebraica dell’esercito tedesco
    di Rigg Bryan M. Inoltre, secondo me, le invenzioni sono universali e appartengono a tutti gli uomini, non dovrebbero esistere barriere. Se dipendesse da me darei un tempo limitato di massimo cinque anni alla proprietà intellettuale, poiché spesso limita il progresso umano. Anche gli scienziati nazisti erano stati riciclati nel dopo guerra, sia dall’occidente che dai sovietici. I boicottaggi, se devono avvenire, devono essere intelligenti. E poi secondo te cosa sono le invenzioni ? Nessuno in questa società tecnologia ha inventato nulla senza l’aiuto degli altri. Sono tutti tasselli, c’è chi ha scoperto la corrente elettrica, chi ha inventato i diodi, le resistenze, i transistor, i circuiti integrati, ecc.
    I microprocessori costruiti in Israele non potrebbero esistere se non ci fossero dietro le menti provenienti da tutto il Mondo. Se i numeri arabi non esistessero non ci sarebbe progresso, se la corrente elettrica non fosse stata scoperta non esisterebbe l’elettronica, se gli ittiti non avessero scoperto l’acciaio tantissime cose non esisterebbero. Se non esistesse la scienza chimica le medicine israeliane non esisterebbero. Allora prima di parlare di superiorità tecnologia israeliana, si dovrebbe capire prima di tutto cos’è il progresso, come è nato e come si è sviluppato. Nessuno ad esempio in Israele osa contestare l’apporto del filo nazista Henry Ford al progresso tecnologico tramite catene di montaggio. Ford diceva: c’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. Allora evitiamo di fare questi ragionamenti da cavernicoli ottusi.

  14. Che tipo questo Max, ma dove lo avete pescato? Il mondo è bello perché è vario ma questo le passa tutte. Riassumiamo:
    1- Max vuole il boicottaggio dei prodotti e delle tecnologie israeliani
    2- Max però non vuole rinunciare al suo fido computer che ha al suo interno il fior fiore delle tecnologia israeliana
    3- Max colto da improvviso ripensamento sostiene di “non essere un estremista” quindi va bene il boicottaggio per i datteri, i pompelmi, gli assorbenti e quant’altro non usa lui di provenienza israeliana, ma non va bene il boicottaggio se si parla di tecnologia made in Israel perché come dice lui “le invenzioni sono di tutti” e se si usa un processore prodotto in Israele va bene perché dietro ci sono un sacco di menti”. E’ chiaro che al buon Max non interessi niente che anche dietro alle produzioni israeliani (pompelmi, arance, datteri, prodotti industriali ecc. ecc.) ci siano una marea di palestinesi che vivono coltivando quei frutti o lavorando nelle fabbriche. Ma queste cose lui non le usa quindi al diavolo gli operai palestinesi.
    4- Il buon Max legge libri negazionisti a iosa e quindi è uno di quelli convinti del “grande complotto sionista” per dominare il mondo. Mi aspetto che prima o poi citi i Protocolli dei Savi di Sion. Mi aspetto anche che tiri fuori la teoria secondo cui anche Hitler e Goebbels in fondo in fondo erano ebrei sionisti. Non sia mai che siano da meno dell’ebreo Ahmadinejad (quella mi ha fatto scompisciare dal ridere). Per finire mi aspetto anche che citi la teoria secondo cui Qui, Quo e Qua non erano i nipoti di Paperino ma erano in effetti agenti del Mossad in incognito. Si sa, i sionisti si infiltrano dappertutto

  15. Io non voglio il boicottaggio ideologico della tecnologia e delle merci Israeliane, vorrei soltanto che finisse il monopolio sionista sulle tecnologie. E che le tecnologie non implementassero dei sistemi di controllo invasivi. Poi non è che quando compro le fragole faccio caso se sono state coltivate in Israele, le compro e basta. Oppure pensi che il ministro russo Putin vuole eliminare windows per motivi ideologici, semmai lo fa per motivi strategici. Putin è un uomo intelligente e pragmatico e se fa una scelta la fa perché è giusto farla. Comunque cara Carmen ti consiglio di leggere il libro: asse Roma-Berlino-Tel Aviv – «I rapporti internazionali delle organizzazioni ebraiche, dell’organizzazione sionista mondiale e del movimento sionista revisionista con l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista» – Andrea Giacobazzi.

  16. Caro Max, mi stai simpatico perché usi Linux. Peccato per le tue idee malsane su Israele e le tecnologie informatiche israeliane. In primo luogo dici bene quando sostieni che la tecnologia deve essere messa a disposizione di tutti. Però….fatte alcune eccezioni. Tu dici che Putin è intenzionato a rivedere tutto il sistema informatico russo andando in direzione dell’open source. La strada è giusta. Ma mica crederai che il sistema missilistico russo usi software Windows (fatico sempre a scrivere e pronunciare questa parola) oppure dei sistemi open source? Sistemi di quel tipo (come quello che controlla il programma nucleare iraniano attaccato dal virus Stuxnet) sono basati su sistemi chiusi (non certamente open), magari derivanti da sistemi Unix (più sicuri) ma certamente perfezionati con dei firewall molto potenti basati su tecnologia non certamente a disposizione di tutti. Prova a immaginare il programma nucleare iraniano (o russo) protetto da tecnologia israeliana….. Cosa succederebbe? Questo per dirti che, sebbene concordi sulla diffusione di tecnologie, ci sono alcuni casi dove la tecnologia e i software debbono rimanere assolutamente segreti.
    Per ora il virus Stuxnet ha evitato una guerra (purtroppo solo per ora) dato che ha bloccato tutto il programma nucleare iraniano che evidentemente non aveva questo grande firewall che dicevano, ma è stato un fortuito episodio. Come vedi la tecnologia israeliana serve anche a evitare le guerre.
    Ora chiudo questo OT che non si addice all’articolo e ti prego di fare altrettanto altrimenti finiamo di parlare di tutt’altro rispetto all’articolo e questo non va bene. Rimani fedele a Linux e chiudi bene sempre tutte le porte. Vedrai che la “tecnologia israeliana” ti potrà servire per evitare guai. Ma ricorda…non esiste il sistema inviolabile.
    Buon Anno

  17. siete andati completamente fuori tema. Cancellerò ogni altro commento che non sia direttamente inerente all’articolo

  18. caro Max, si vede che non sai proprio più che pesci pigliare, ti arrampichi sugli specchi.
    Primo, quello è un articolo del luglio scorso. Da allora le cose tra Turchia e Israele sono completamente cambiate (di mezzo ci sono le varie flotille, l’appoggio aperto dato da Ankara ah Hamas e via dicendo)
    Secondo, considerare pacereporter una fonte pacifista e neutrale è pura fantascienza. Non dimentichiamo che PR è la testata giornalistica di Gino Strada, cioè l’amico dei talebani e l’unico al mondo ad aver difeso un dittatore assassino e omicida come Omar Al Bashir. Ci andrei piano a citarli come facifisti. Forse pacifinti si, un po come Amnesy International (amnesy è corretto)

  19. Io non mi arrampico sugli specchi, volevo soltanto farvi notare che i turchi sono diventati terroristi da luglio. Ma quando Israele forniva alla Turchia le armi e il supporto d’intelligence per uccidere i curdi, allora non erano terroristi, semmai combattevano il terrorismo. Adesso dimmi chi è che si arrampica sugli specchi.

  20. c’è un piccolo particolare che forse sfugge all’amico Max. Israele ha da sempre supportato i Kurdi a partire dall’addestramento dei Peshmerga. Dubito quindi che Gerusalemme abbia venduto tecnologia e armi ai turchi per “uccidere i Kurdi”. Se poi la Turchia ne ha fatto un uso improprio è un’altro paio di maniche. Vedi Max, Ankara non si è adirata con Gerusalemme perché ha posto un blocco (sacrosanto) a Gaza, ma perché da anni e anni, da quando ancora c’era quel sant’uomo di Saddam, aiuta la resistenza nel Kurdistan iracheno. Il bello è che continua a farlo. E bada bene, non sto parlando del PKK ma dei Peshmerga, la più forte e potente organizzazione militare in Iraq, l’unica veramente in grado di suonarle ai turchi e agli iraniani tante volte avessero il malsano pensiero di invadere il Kudistan iracheno. E’ questo che ha mandato su tutte le furie il saladino Erdogan ed è per questo che ha restituito pan per focaccia appoggiando Hamas. L’alleanza turco-israeliana funzionava quando i nemici erano gli stessi, cioè arabi e persiani. I nemici sono rimasti sempre quelli solo che la Turchia, per ragioni strategiche, ha pensato bene di allearsi con i persiani (ma solo per il momento) in quanto ritiene così di poter mettere gli arabi in un angolo. In fondo non è cambiato niente, solo che invece che gli arabi adesso sono i turchi e i persiani a usare Hamas e i palestinesi. Sempre usati rimangono.

  21. @Franco. Ocalan del pkk è stato catturato con l’aiuto del mossad.
    Poi mi devi spiegare perché i kurdi per Israele sono combattenti, mentre hamas e hezbollah sono terroristi 😉

  22. infatti io ho fatto una precisa distinzione tra PKK e Peshmerga. In ogni caso la differenza tra PKK e Hamas è immensa:
    1° il PKK non si prefigge la distruzione della Turchia (a differenza di quello che fa Hamas con Israele) ma chiede quello che è suo, la terra e la lingua. I palestinesi fino al 1949 non esistevano nemmeno mentre i kurdi erano li dai tempi di Abramo, come gli ebrei in Palestina
    2° per molti anni il PKK ha condotto una lotta del tutto pacifica a differenza di Hamas che invece è nato come gruppo combattente che, otlretutto ammazza i suoi stessi fratelli palestinesi come ha fatto e sta facendo a Gaza
    3° il PKK nemmeno ci pensa a esportare la rivoluzione kurda nel mondo come invece pensano quelli di Hamas per la rivoluzione islamica
    In ogni casoribadisco quanto detto prima, l’interesse di israele non è il PKK ma il Kurdistan iracheno dove oltretutto gli israelianisono ben presenti anche ora. Il punto è che anche la Turchia vuole il Kurdistan iracheno.
    Come vedi Gaza non c’entra niente. E ormai che ci siamo sfatiamo un altro mito: dei palestinesi non frega niente a nessuno, nè agli arabi nè, tantomeno, ai turchi. Vengono semplicemente usati (spesso come carne da macello) in configurazione anti-israeliana. Guarda come vengono trattati i palestinesi in Libano, Giordania, Siria, Egitto ecc. ecc. Non hanno nessun Diritto, chiusi in colonie da dove non possono uscire. Perché nessuno ne parla mai? Eppure, secondo le leggi internazionali, quelli non sono nemmeno profughi essendo nati in quella terra. Leggiti l’articolo di Miriam di oggi, lo spiega benissimo

  23. Si ma gli israeliani non aiutano i kurdi irakeni perché sono benefattori e votati alla pace, ma perché il Kurdistan irakeno galleggia sul petrolio. Non facciamo i falsi moralisti. Giù la maschera. I turchi evidentemente non hanno gradito il fatto che Israele aiutava i kurdi e per rappresaglia hanno deciso di aiutare hamas. Sia i kurdi che i palestinesi lottano per la loro indipendenza, fare delle distinzioni tra questi popoli partigiani significa essere incoerenti. Poi cosa significa che i palestinesi non esistono, forse il termine palestinese non esisteva ma le persone esistevano e occupavano quelle terre da secoli. Anche il termine padani è stato creato recentemente dai leghisti, la padania non esiste ed è evidente, ma questo non significa che il nord Italia sia disabitato. Forse tra i musulmani ci sono degli esaltati, ma anche tra i sionisti.

  24. @Marco. Si le so leggere le risposte. Se ti riferisci alle differenze tra kurdi e palestinesi, queste sono influenzate soprattutto da come vengono trattati rispettivamente questi popoli dai turchi e dagli israeliani. I turchi non vogliono la secessione dei territori abitati dai kurdi, mentre gli israeliani vorrebbero la pulizia etnica nei confronti dei palestinesi e il loro trasferimento in Giordania e in altre nazioni arabe.

  25. ma chi te le racconta queste favolette? La Fata Turchina? Questo è un veroe proprio ribaltamento della realtà. Da che è dato a sapere sono gli arabi che vogliono la cancellazione di Israele e non il contrario. A Israele e a tutto il mondo andrebbe benissimo che i palestinesi si facciano un loro stato, non fosse altro che la smetterebbero di pesare su tutto il mondo con continue richieste di denaro. Ma non ti preoccupare, a parte i riconoscimenti simbolici dei paesi latino americani, Abbas si guarda bene dal fare uno stato indipendente perché poi lo dovrebbe governare e dovrebbe rinunciare a tutti qui miglioncini che gli arrivano da Onu e via dicendo. Mica è pazzo. Ecco un’altra differenza tra Kurdi e palestinesi. I primi fanno tutto da soli nonostante siano perseguitati da anni, gli altri sono delle sanguisughe che campano alle spalle del resto del mondo nonostante facciano finta di essere perseguitati

  26. OK questa discussione sta diventando tediosa, per cui la chiudo qui. Ogni altro commento verrà cancellato

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